Come curare le ferite da episiotomia

L’episiotomia è una piccola incisione nella zona tra vagina e ano che può essere praticata nella fase espulsiva del parto, se questa lacerazione non avviene naturalmente.

Essa può essere praticata per diverse ragioni, ad esempio per velocizzare il passaggio del bambino quando ci sono delle complicazioni durante il partoo comunque per facilitare il passaggio del piccolo, se come dicevo pocanzi questa micro lacerazione non avviene naturalmente.

Di solito non provoca dolore e comunque la donna non si rende neppure conto durante le spinte della piccola incisione che è stata praticata dal personale medico, sulla zona interessata di solito viene praticata una piccola anestesia che comunque non crea alcun tipo di dolore.

C’è comunque da dire che queste ferite non sono sicuramente piacevoli per una donna, soprattutto in un momento in cui la zona genitale ha subito delle grandi trasformazioni durante il parto, in un momento in cui il corpo non sarà sicuramente portato ad un lungo riposo, ma sarà messo sotto stress.

Le comuni azioni quotidiane possono creare indubbiamente problemi come andare in bagno, lo sforzo può causare dolore, e fare la pipì un forte bruciore dato il contatto dell’urina con le ferite.

Per questo è molto importante prestare attenzione all’igiene intima nei giorni successivi al parto, fino a quando la ferita non si cicatrizzerà del tutto. La donna deve lavare spesso la zona – quasi tutte le volte che si reca in bagno – e cercare di lasciare la vulva ben asciutta.

E consigliato che usi il sapone solo una volta al giorno e le restanti volte usare solo acqua o al massimo delle lavande con calendula, questa aiuta la cicatrizzazione ed è anche antisettica.

I saponi consigliati sono quelli intimi, in commercio se ne trovano di molti tipi e sono tutti consigliabili, alcuni contengono estratti di calendula che può essere utile per la cicatrizzazione, anche se l’acqua va più che bene magari con dell’olio di calendula diluito.

Particolare attenzione va posta anche alla lochiazioni, per cui devono essere adottati solo assorbenti esterni da cambiare almeno ogni due o tre ore per evitare che la zona rimanga troppo bagnata.

Per la cura della ferita dell’episiotomia, poi, si consiglia di utilizzare capi di cotone ed evitare invece capi sintetici che favoriscono la proliferazione di batteri e la comparsa di infezioni

Riguardo ai tempi di guarigione dell’episiotomia, invece, di solito, i punti riassorbibili con cui è chiusa, si riassorbono nel giro di due settimane circa.

Se la ferita è molto dolorosa è meglio sedersi su una ciambella ortopedica o un salvagente.

Se notate che la zona è molto arrossata e fatica a guarire rivolgetevi al ginecologo che magari vi prescriverà per evitare particolari infezioni, antiinfiammatori o antibiotici.