Vaccinazioni: cosa prevede il nuovo decreto legge

È da poco entrato in vigore il decreto legge, prodotto dal Governo, che renderà obbligatori 12 vaccini in totale per l’iscrizione all’asilo, e che prevede una serie di multe molto salate per chi non si adatterà all’obbligo.

La nuova norma è in vigore, ma il Parlamento, ai sensi di legge, la dovrà tramutare in legge entro 60 giorni o perderà la sua efficacia.

La nuova legge sui vaccini emerge da uno scontro politico e sanitario che da qualche mese tiene in scacco il Paese. Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, aveva richiesto che le vaccinazioni fossero obbligatorie per l’iscrizione alla scuola dell’obbligo, mentre il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ha escluso l’obbligatorietà e optato per la previsione di sanzioni (come è infine avvenuto).

Il nuovo decreto prevede dodici vaccini obbligatori, necessari per l’iscrizione agli asili nido ed alle scuole materne, e il cui rifiuto è fonte di grosse sanzioni.

I vaccini che saranno obbligatori per i bambini sono i seguenti: antidifterica, antitetanica, antipolio, antiepatite virale B, antipertosse, anti Haemophilus influenzae di tipo B, antimorbillo, antiparotite, antirosolia, antimeningococcico C, antimeningococcico B, antivaricella.

Alcuni di questi vaccini però erano già obbligatori, altri invece, come quelli contro la rosolia, erano solamente consigliati ai genitori ma non obbligatori. Inoltre le sanzioni in caso di mancata vaccinazione erano solamente degli spauracchi ma non erano quasi mai applicate.

Con il Decreto Vaccini, si rendono obbligatori in Italia 12 vaccinazioni: siamo quindi il Paese con più vaccini obbligatori in assoluto in tutta Europa, e tante voci contrarie si sono fatte sentire (anche da parte di immunologhi e dottori) per sottolineare sia l’esagerazione della previsione che l’arbitrarietà delle sanzioni.

Secondo il Decreto, per poter iscrivere all’asilo nido ed alla scuola materna il bimbo dagli 0 ai 6 anni, bisogna presentare il libretto delle vaccinazioni; impossibile iscrivere il bambino, se il vaccino non è stato effettuato. Il rigetto della domanda di iscrizione viene inoltre presentato all’ASL.

Per quanto riguarda le scuole dell’obbligo, invece, è necessario comunque mostrare il libretto delle vaccinazioni, tuttavia se il bambino non è in regola non è possibile rifiutare l’iscrizione.

Il bambino andrà segnalato all’ASL, la quale ha il compito di contattare la famiglia del ragazzo e di dare loro un tempo massimo entro il quale eseguire la vaccinazione. Laddove ciò non dovesse accadere, l’ASL comminerà una sanzione alla famiglia, che secondo il ministro sarà ‘dalle dieci alle 30 volte’ maggiore rispetto a quelle previste oggi (fino a 7500 euro). Oggi le sanzioni, che sono di poche centinaia di euro, non vengono quasi mai applicate.

Inoltre il Governo promette controlli a tappeto ogni anno, in modo da scoprire subito laddove una famiglia possa non aver vaccinato il figlio.

Ovviamente l’obbligo di vaccini non sussiste nel caso in cui il bambino abbia delle particolari malattie, documentate e certificate dal medico o dal pediatra.

Una delle sanzioni più intense e non a caso più discusse, comunque, è la possibilità di rivolgersi al Tribunale dei Minori per sospendere la patria potestà alle famiglie che non vaccinano i figli.

Il Ministero della Salute ha comunque specificato che questa sanzione (che ha provocato un’ondata di proteste) non sarà automatica neppure in caso in cui la famiglia dovesse rifiutare la vaccinazione del figlio.