Tenere la coppia viva dopo la nascita dei figli: come fare?

Per una giovane coppia che è abituata ad un certo ritmo e stile di vita, la nascita di un figlio può essere assolutamente sconvolgente per i propri piani. Non si mette in discussione l’amore che si può provare per un figlio o la gioia nel vederlo nascere, ma crescere un bambino, soprattutto quando si parla di un neonato che ha bisogno di un indirizzo per tutte le azioni da compiere, è evidente che anche la vita di un genitore cambi. Il tempo a disposizione per sé diminuisce drasticamente, così come quello spazio di intimità che si costruisce nel corso degli anni e che, per una coppia, è sacro. 

 

Tenere viva la coppia dopo la nascita di un bambino, insomma, semplice non è: per questo motivo, è necessario affidarsi ad alcuni mezzi che permettano di gestire meglio i propri bambini, sia riducendo lo stress nel singolo genitore, affinché non arrivi stanco in qualsiasi momento della giornata, sia permettendo di ritagliare del tempo fondamentale per la propria intimità. Anche il bambino, ovviamente, potrà abituarsi a determinati ritmi, finché non inizierà ad acquisire, passo dopo passo, una certa autonomia che migliorerà le proprie giornate

 

Alternarsi nei turni di gestione del bambino

Un’abitudine piuttosto sbagliata in moltissime famiglie vuole che sia soltanto la madre, per comodità o semplicemente perché non si sa come agire, ad occuparsi del bambino a seguito della sua nascita. Ciò crea, inevitabilmente, una disparità tra i due genitori, la quale ha delle conseguenze in differenti ambiti: non soltanto quest’ultima tende a stancarsi maggiormente, soprattutto quando si tratta di svegliarsi più volte di notte per tentare di far riaddormentare il bambino, ma un’altra deriva può essere quella di uno stress maggiore, che non viene percepito o compreso dal padre.

 

Certo è che ci sono delle occasioni in cui il bambino ha bisogno della madre, per l’allattamento, ma in tanti altri casi c’è semplicemente necessità di abituarsi al calore e al modo di agire di un padre, che sarà allo stesso modo abile a calmare un figlio, semplicemente abituandolo ad un’altra presenza nella sua vita. È ovvio che tutto venga più naturale per una madre, ma con diversi tentativi si riuscirà a stabilire anche l’importanza della figura paterna. A questo punto, entra in gioco l’importanza della comunicazione, che come si scrive su https://lovemysenses.com/it/ è fondamentale per un rapporto di coppia e soprattutto per tenere attiva la scintilla nel corso degli anni. Alternandosi, facendo dei turni o semplicemente parlandosi volta per volta, ci si potrà accordare così che il proprio bambino riceva tutte le cure e l’affetto di cui ha bisogno, senza che nessuno dei due genitori diventi irrimediabilmente stanco. 

 

Affidarsi ad una babysitter o ai nonni

Vivere la scintilla di coppia vuol dire anche destinare e dedicare alcuni momenti alla propria privacy e a quell’intimità che, nel momento in cui nasce un bambino, viene particolarmente sacrificata. Non è giusto per un bambino essere lasciato solo nei primi mesi di vita, così come non è giusto per due genitori allontanarsi, nell’intimo, per diverso tempo. A volte c’è bisogno di affidarsi a persone esterne che possano essere utili nella gestione di un bambino, anche solo per una giornata, affinché si abbia il tempo di vivere il rapporto di coppia.

Una soluzione molto utile potrebbe essere affidarsi ad una babysitter, che gestirà il proprio bambino secondo tutte quelle indicazioni che le vengono fornite. Qualora non ci si fidi, soprattutto in virtù del fatto che il bambino è ancora troppo piccolo, non bisognerà dimenticarsi dei nonni che, del resto, genitori di un bambino lo sono già stati e sanno esattamente come agire. In questo modo, il piccolo potrà scoprire ancora altre figure fondamentali nella sua vita, e la coppia potrà finalmente avere del tempo per sé.