Rinite gravidica, ne soffre circa il 60% delle donne in dolce attesa
Care mamme,
anche a voi durante la gravidanza capitava di avere spesso la sensazione di naso intasato anche senza soffrire di raffreddore? Si tratta di un disturbo piuttosto frequente, che soprattutto nei mesi più freddi dell’anno viene scambiato per un semplice raffreddore. In realtà si tratta di rinite gravidica, una lieve patologia che presenta sintomi tipici del raffreddore, come starnuti, prurito al naso, secrezioni e congestione nasale.
Le cause più frequenti della rinite gravidica sono gli ormoni, principalmente estrogeni e progesterone, che causano un rigonfiamento della mucosa nasale e di conseguenza la congestione e la sensazione di naso intasato.
E dato che in gravidanza molti dei farmaci più comuni che impiegheremmo per combattere il raffreddore, contenenti cortisonici e vasocostrittori, non possono essere utilizzati, ecco qualche semplice consiglio per risolvere questo spiacevole problema. Basta utilizzare l’acido ialuronico ad alto peso molecolare, che è facilmente reperibile in farmacia come sodio ialuronato in fiale allo 0,3%: si tratta di una sostanza innocua, poiché presente in grandi quantità nella placenta stessa e quindi utilizzabile senza problemi.
Rinite gravidica, parlano gli esperti
A causa di questi scompensi ormonali, come dimostrato da un gruppo di ricerca coordinato dal Prof. Maurizio Iengo, le differenti concentrazioni sulla mucosa nasale di ormoni sessuali nelle varie fasi della gravidanza possono dare origine a questo disturbo.
«L’effetto finale è un aumento della vascolarizzazione e delle secrezioni ghiandolari, e un conseguente stimolo sulla mucosa, che ne determina il gonfiore e la congestione» come spiega Elena Cantone, specialista in Otorinolaringoiatra presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Federico II di Napoli.
Frequenti lavaggi nasali con soluzioni fisiologiche in genere danno sollievo, ma purtroppo non sempre risolvono il problema. «In questi casi, sempre secondo i risultati della ricerca – prosegue la dottoressa Cantone – si è rivelato efficace e privo di controindicazioni l’utilizzo di nebulizzazioni nasali con acido ialuronico, che idrata la mucosa, fluidifica le secrezioni e migliora la congestione».
Un altro studio condotto dal professor Alberto Macchi della Clinica di Otorinolaringoiatria, Università dell’Insubria di Varese, ha mostrato come al termine di un trattamento con aerosol di sodio ialuronato, la quasi totalità delle pazienti affette da rinite gravidica risultava guarita. «La diagnosi di questa patologia – come sottolineato da Sandro Gerli, ginecologo dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Perugia – non è sempre così immediata, e va dunque fatta con attenzione e nel minor tempo possibile, ricordando che la nebulizzazione di acido ialuronico sembra essere una terapia da consigliare assolutamente».
A cura di Manuela Boschetti