Quando è davvero il momento di dare l’aggiunta di latte artificiale?

Tutti conoscono le meraviglie dell’allattamento esclusivo al seno e tutte le sue buone qualità, purtroppo però ancora oggi, se pur supportato a parole, l’allattamento esclusivo al seno viene “scoraggiato” grazie alla famosa aggiunta.

Molti pediatri poco competenti consigliano l’aggiunta di latte artificiale anche quando non è assolutamente necessaria. 

Nella sua lunga carriera di Nutrizionista, specializzata in alimentazione in gravidanza e allattamento, la dottoressa Marina Gordon, sottolinea come nella maggior parte dei casi le mamme siano “involontariamente spinte ad abbandonare l’allattamento al seno”.

Come funziona il seno materno e come avviene la produzione di latte.

La produzione del latte materno è affidata alle ghiandole mammarie, che in entrambi i seni, e  a partire fin dal primo trimestre di gravidanza, si preparano per il loro compito nutritivo nei confronti del nascituro.

La produzione di latte avviene in modo spontaneo al momento del parto, influenzata dai livelli ormonali. La cosa fantastica del latte materno è che più il bimbo succhia e si alimenta, e più si produce latte.

E’ proprio qui che l’aggiunta di latte artificiale inficia la reale produzione di latte materno. Succhiare il latte dal biberon è per il bambino molto meno faticoso, ed inoltre,  molto spesso il latte artificiale è studiato per avere un sapore gradevole. Di conseguenza il bambino sarà spinto a succhiare sempre meno latte dalla propria mamma aspettando il biberon, e come ulteriore conseguenza avremmo che il latte materno sarà sempre più scadente.

No all’aggiunta di latte artificiale se non è assolutamente necessaria

La Dottoressa Gordon spiega come molto spesso viene consigliata l’aggiunta di latte già ai neonati, entro il primo trimestre,  nonostante le loro madri abbiano produzione di latte proprio.

Per prima cosa bisogna evidenziare come non sia necessario che i neonati crescano “all’ingrasso come vitelli”.  Ci sono bambini che crescono anche di 400 gr. di peso a settimana, e altri che crescono molto meno. Ma quando la loro crescita è costante e regolare e il bambino risulta sano, significa che il latte materno è assolutamente adeguato.

Sono davvero pochi i casi in cui è davvero necessaria l’aggiunta di latte artificiale: secondo gli studi fatti, infatti, il latte artificiale viene consigliato a bambini che ne hanno realmente bisogno solo in 2 casi su 10. Il che significa che ben 80% dei bambini a cui viene dato latte artificiale come aggiunta non ne ha realmente bisogno.

Che cosa fare per evitare l’aggiunta di latte artificiale?

Nel caso si abbia il dubbio che il proprio latte non sia sufficientemente nutritivo o in quantità adeguata ecco alcuni consigli:

  • E’ molto importante bere molta acqua. La maggior parte delle mamme nella fase dell’allattamento non beve a sufficienza. L’allattamento richiede all’organismo una gran quantità di liquidi, quindi si raccomanda di bere per lo meno 10 bicchieri di acqua ogni giorno.
  • Alimentarsi in modo sano ed equilibrato. Nel periodo dell’allattamento, come del resto in gravidanza, è molto importante alimentarsi in modo equilibrato e sano. Preferite cibi biologici, mangiate grandi quantità di frutta e verdura, evitate completamente i cibi inscatolati o a lunga conservazione. Se non siete sicure che la vostra alimentazione sia corretta, rivolgetevi a un nutrizionista, che vi indicherà il giusto apporto calorico, perfettamente  adeguato alla vostra persona.
  • No ai consigli sconsiderati. Evitate di seguire consigli sconsiderati o dicerie infondate, come ad esempio di bere molta birra, o di strofinare il petto con la cipolla…
  • Se vi sembra che il vostro latte non sia abbastanza consistente, bevete (voi mamme) 1 litro di latte intero, fresco e biologico, ogni giorno.
  • Ricordate di attaccare il bambino al seno ogni qual volta lo richieda e lasciatelo succhiare con tranquillità e senza fretta.