Qual’è la nozione del tempo per i bambini ?

Molto spesso ci troviamo parlare con i nostri bambini come se parlassimo con un adulto dandogli indicazioni temporali che ancora lui non riesce a capire. Soprattutto di fronte a un capriccio o a una richiesta  che implica una precisazione temporale bisogna essere i più chiari possibile!

“Andiamo tra dieci minuti”  per un bambino di tre anni questa frase non ha alcun significato, se non che tra un po’ si andrà via. Il tempo dell’orologio non significa niente per lui, perché percepisce il tempo come lo vive personalmente, per cui 15 minuti possono essere, secondo le circostanze, molto lunghi o molto brevi.

Per questo motivo bisogna dare dei riferimenti concreti.

Precisazioni come “domani”, “fra una settimana”, “fra un mese”, non hanno senso alcuno per lui.

Il bambino di tre anni sa solo che queste espressioni indicano qualcosa nel futuro, un “dopo”, rispetto al passato, che è un “prima”. “L’ora di andare a nanna”, “quando papà torna a casa” saranno per lui riferimenti più chiari delle ore precise o dei nomi dei giorni della settimana.

Solo più tardi verso i 4 e i 5 anni, diventerà più sensibile alla cognizione del tempo e della durata, cercherà di comprenderle e la sua percezione del presente, del passato e del futuro si farà più precisa. Per ora riesce a capire solo “ieri” “oggi” e “domani”. Verso i 6 anni iniziano a distinguere i giorni della settimana, per quanto riguarda le ore dipende da bambino a bambino solitamente la comprensione avviene intorno ai 6/7 anni.