Più lunga la maternità, minore il rischio di depressione

Care mamme,

anche voi al momento di decidere se e quando rientrare al lavoro dopo la maternità siete state prese dai dubbi? Per molte donne il rientro è motivo di stress, un po’ per il doversi staccare dal bambino per la prima volta, un po’ per la paura di trovare condizioni di lavoro radicalmente cambiate.

Secondo un recente studio, una maternità lunga contribuirebbe a far diminuire il rischio di incorrere nella depressione post-partum. Altolà, dunque, al rientro al lavoro troppo presto. Le neomamme che si prendono il loro tempo per godersi la maternità in tutta tranquillità, magari per qualche mese in più, risultano, infatti, essere meno soggette alla depressione.

La ricerca, condotta dai ricercatori dell’Università del Maryland School of Public Health con il coordinamento della dott.ssa Rada K. Dagher e pubblicata sul Journal of Health Politics, Policy and Law, ha evidenziato come le mamme che riprendono il lavoro entro i 6 mesi dopo il parto moltiplicano le possibilità di sviluppare la depressione post parto, in confronto con le neomamme che invece si prendono periodi più lunghi di astensione dal lavoro.

Certo il discorso è complesso e molte donne obietteranno che per motivi di carriera o di responsabilità non hanno potuto prendersi tanto tempo per godersi la maternità, benchè lo avrebbero voluto, ma i ricercatori invitano a stare attente al rientro repentino, poiché la depressione è dietro l’angolo.

Lo studio ha avuto un forte impatto sulla società americana, dove moltissime donne rientrano al lavoro dopo soli 3 mesi dalla nascita del bambino. Le statistiche, dunque, hanno analizzato come circa il 13% di tutte le madri che presentano sintomi di depressione post-partum li manifestino entro il primo anno di vita del bambino.

Una forma depressiva che non va trascurata poiché si presenta con effetti debilitanti del tutto simili a quello di una depressione clinica. Lo studio ha seguito oltre 800 donne del Minnesota, per tutto il primo anno a partire dal parto, con incontri a 6 e 12 settimane e a 6 e 12 mesi dopo il parto, valutando i sintomi depressivi misurati con usando l’Edinburgh Postnatal Depression Scale (EPDS). Dai risultati è emerso che le donne che erano ancora in maternità al momento degli incontri, manifestavano punteggi relativi alla depressione molto più bassi delle donne che invece erano già rientrate al lavoro.

A cura di Manuela Boschetti