Piccole e grandi bruciature: come intervenire

Care mamme,

oggi torniamo a parlare di incidenti domestici, quelli che facciamo di tutto per evitare ma che, purtroppo, ogni tanto capitano, complice l’infinità curiosità dei nostri bambini e la loro voglia di mettere le manine ovunque.

Il ferro da stiro, la pentola, i fornelli, il forno, la lampadina accesa sono tutti potenziali pericoli e basta una piccolissima disattenzione di noi genitori per permettere ai bambini di farcela tranquillamente sotto il naso, con la straordinaria velocità di reazione che caratterizza le loro azioni.

Il bambino che si ustiona ha bisogno di un soccorso immediato, per limitare i danni ai tessuti. Può essere medicato a casa se la lesione è superficiale e poco estesa, ma consigliamo di avvertire comunque il pediatra, per un controllo o semplicemente per assicurarsi di essere intervenuti correttamente.

Se l’ustione vi sembra più grave di una semplice bruciatura, non esitate a portare il bambino al Pronto Soccorso, anche perché l’effettiva gravità delle ustioni si può valutare dopo le prime 24 ore, poiché le ustioni di secondo grado tendono a sembrare meno gravi ad una prima valutazione.

Le ustioni possono essere di 3 tipi, a seconda della loro gravità:

ustione di 1° grado (ustione epidermica): è la più lieve perché interessa lo strato superficiale dell’epidermide (lo strato più superficiale della pelle). La cute appare arrossata e calda, il dolore può essere forte ma la guarigione avviene in poco tempo senza danni per la pelle
ustione di 2° grado (ustione dermica, superficiale o profonda): interessa tutta l’epidermide e, in parte anche il derma. La cute si presenta gonfia, arrossata, estremamente calda e cosparsa di vescicole, o bolle, piene di liquido. La guarigione necessita di settimane e, nei casi più seri, possono rimanere delle cicatrici
ustione di 3° grado (ustione sottocutanea): interessa tutti gli strati della pelle, a volte addirittura i tessuti sottostanti (muscoli, tendini ecc.). La cute si presenta rossastra con chiazze sparse di colore bianco, grigio o addirittura nerastre e le bolle si rompono spontaneamente. Il processo di guarigione è, ovviamente, molto lungo e gli esiti possono essere anche molto gravi
Come dicevamo prima, in caso di ustione o bruciatura, intervenire subito è fondamentale, in questo modo:

raffreddare l’area ustionata con acqua corrente, fredda, per almeno 5 minuti. In alternativa, si può applicare un impacco freddo, bagnando un panno pulito e evitando il ghiaccio che potrebbe danneggiare ulteriormente i tessuti. Per le piccole bruciature questo intervento è sufficiente
Se, invece, la situazione appare più critica:

applicate sulla lesione una garza medicata non aderente per evitare che la garza di cotone si attacchi alla cute
chiudete la lesione con una garza sterile di cotone, che fisserete con cerotti o una rete elastica
se non si dispone di garze sterili, è possibile utilizzare della biancheria pulita, ad esempio avvolgendo il bambino in un lenzuolo in modo tale da proteggere le parti ustionate
portate il prima possibile il bambino al Pronto Soccorso
Importanti come le cose da fare, sono le cose da non fare assolutamente per non peggiorare i danni:

ricorrere ai rimedi della nonna, applicando sulla ferita oli vari o dentifricio, ma neanche creme antibiotiche o cortisoniche
non usate cotone idrofilo per tamponare l’ustione perché potrebbe lasciare residui
non bucate le eventuali vescicole in quanto esse mantengono la lesione idratata e sterile e si seccheranno da sole
non cercate di rimuovere indumenti rimasti attaccati alla pelle, per evitare di strappare, con essi, anche la pelle stessa