Ovaio policistico: i sintomi, le cure e i rimedi naturali
La sindrome dell’ovaio policistico, la PCOS, è un disturbo del sistema endocrino, comune tra le donne in età riproduttiva, nello specifico le donne che soffrono di PCOS, hanno un ingrossamento delle ovaie che contengono piccoli accumuli di cisti liquide, i follicoli, situati in ciascun’ovaia, sono la causa più comune d’infertilità femminile relazionata all’assenza di ovulazione, chiamata infertilità anovulatoria.
Molte donne addirittura, non sanno di soffrire di ovaio policistico, PCOS, finché non sono alla ricerca, purtroppo senza successo, di una gravidanza; le ultime stime suggeriscono che fra il 5% e il 10% delle donne appartenenti a una fascia di età compresa fra i 18 e i 44 anni sono affette da ovaio micropolicistico.
Sintomi dell’ovaio policistico
I sintomi della sindrome dell’ovaio policistico spesso iniziano subito dopo il primo flusso mestruale, il così detto menarca, ma in tanti casi, la PCOS si sviluppa durante gli anni riproduttivi, per esempio, come risposta a un sostanziale aumento di peso corporeo.
Ogni donna può reagire in modo diverso e sindrome dell’ovaio policistico può manifestarsi con diversi segnali, come gli elementi di seguito esposti, e per di più possono peggiorare con l’obesità.
Mestruazioni irregolari.
Questa è la caratteristica più comune, gli esempi includono intervalli mestruali più lunghi che 35 giorni, cioè con meno di otto cicli mestruali l’anno, o le mancate mestruazioni per quattro mesi o più, o cicli che possono essere scarsi o prolungati.
Eccesso di androgeni.
Gli androgeni che sono ormoni maschili a livelli elevati possono causare segni fisici, come i peli in eccesso sul viso e sul corpo, irsutismo, acne adulta o grave acne adolescenziale, e calvizie alopecia androgenetica.
Se associato con l’obesità, avere la sindrome dell’ovaio policistico può causare le seguenti condizioni.
Infertilità
Il diabete di tipo 2
Diabete gestazionale o pressione alta in gravidanza
Depressione e ansia
Colesterolo e lipidi anomali, come ad esempio i trigliceridi elevati o troppo basse lipoproteine ad alta densità (HDL), il colesterolo buono
La sindrome metabolica, cioè un insieme di segnali e sintomi che indicano un aumento rilevante del rischio di malattie cardiovascolari.
Steatoepatite non alcolica, ossia un’infiammazione epatica causata da accumulo di grasso nel fegato.
Alta pressione sanguigna
Apnea notturna
Sanguinamento uterino anomalo
Neoplasia del rivestimento uterino (carcinoma dell’endometrio), causato da esposizione a continui alti livelli di estrogeni.
Quando si presuppone di soffrire della sindrome dell’ovaio policistico, si potrebbe prima consultare il medico di famiglia, che in seguito potrà consigliarvi di contattare un medico specialista del tratto riproduttivo femminile, ginecologo, uno specializzato in disturbi ormonali, endocrinologo, e in seguito, nel caso si necessitasse, un esperto nel trattamento della sterilità, endocrinologo riproduttivo.
Che cosa provoca la sindrome dell’ovaio policistico?
In realtà, a oggi, non si conoscono con precisione le cause della PCOS, è evidente quindi che è il risultato di una combinazione di fattori, e il fatto che sia presente una certa famigliarità della sindrome, è indice che esiste una componente genetica della stessa anche se, per come può cambiare la sintomatologia da una generazione alla successiva, sicuramente esistono altre influenze rilevanti.
Come curare la sindrome dell’ovaio policistico.
Le cure per la sindrome dell’ovaio policistico sono rivolte anche alla risoluzione dei problemi a essa legati, come ad esempio, l’infertilità, l’acne, l’irsutismo e l’obesità, i farmaci prescritti alla paziente, possono servire per regolare il ciclo mestruale, ridurre il rischio di cancro endometriale e fermare il sanguinamento anomalo: in questi casi, potrebbe essere utile la pillola anticoncezionale, cerotti o anelli vaginali o progesterone a cicli.
Quando necessario è prescritto anche il farmaco, metformina, un medicinale per il diabete di tipo 2, di aiuto anche per l’ovulazione, in questo caso, anche il clomiphene, il gonadotropine o il letrozolo, per regolarizzare i cicli mestruali e per la perdita di peso.
Se adeguatamente curata la donna con sindrome dell’ovaio policistico ha ottime probabilità di diventare madre, e generalmente, in questi specifici casi, il primo approccio terapeutico consiste nel clomifene, uno stimolante dell’attività ovarica.
Una seconda opzione è rappresentata dalle gonadotropine a basso dosaggio che offrono ottime probabilità di successo.
Sempre e comunque, l’assunzione dei farmaci va valutata e seguita dai medici specialisti.
I rimedi naturali usati per curare l’ovaio policistico.
Per combattere l’ovaio policistico in modo naturale è necessario tenere sotto controllo il proprio peso e dove necessario dimagrire, quindi è sempre consigliata una dieta ipocalorica da associare a della sana attività fisica, infatti, anche l’esercizio fisico aiuta ad abbassare i livelli di zucchero nel sangue, prevenendo la resistenza all’insulina.
L’alimentazione è estremamente importante, sicuramente, sempre su consiglio medico, andrà seguita una dieta a basso contenuto di grassi e di carboidrati, salvo che non siano ricchi di fibre, come pane, cereali e pasta integrale, orzo, riso, fagioli, molto importanti, invece, sono gli acidi grassi essenziali omega 3 e omega 6, che si possono trovare in noci e semi, come i semi di lino, frutta, verdura.
Potrebbe essere utile eliminare dalla dieta i latticini, l’alcol, il fumo, il caffè, lo zucchero e i carboidrati raffinati.
Si possono anche usare le piante medicinali, tra le quali l’agnocasto, Vitex Agnus Castus, e la maca; la prima aiuta a regolare i livelli ormonali e il ciclo mestruale, e la seconda regola gli ormoni e combatte anche i sintomi della menopausa.
Anche la meditazione e lo yoga potrebbero essere di grande aiuto contro la sindrome dell’ovaio policistico.
In generale, è importante tenere il proprio indice di massa corporea tra 19 e 25, seguire una dieta equilibrata finalizzata a perdere peso e cambiare stile di vita e alimentazione per permettervi di mantenere sempre sotto controllo le problematiche legate all’ovaio policistico.