In piscina con il tuo bimbo
Per i bambini l’approccio con l’acqua è un momento di grande gioia, nuotare per loro è un istinto innato non dimentichiamo che i suoi primi nove mesi di vita li hanno passati completamente immersi in un liquido. Proprio per questo motivo negli ultimi anni la domanda di corsi di acquaticità è sempre più in crescita. I corsi possono essere iniziati dopo il terzo mese compiuto del bambino e comunque dopo le prime vaccinazioni.
Questi corsi hanno grandi vantaggi sia sui piccoli sia sui genitori
– L’immersione lo calma e lo rilassa anche perché gli ricorda le piacevoli sensazioni della vita intrauterina. L’acqua esercita un micro massaggio sulla pelle del bambino ed esercita un’azione rilassante sulla sua muscolatura.
Il movimento provoca la liberazione nell’organismo di endorfine, sostanze che regalano benessere e serenità. L’appetito migliora e anche il sonno sarà più profondo e tranquillo;
– Favorisce lo sviluppo fisico e motorio in acqua, infatti il bambino muove con più facilità gambe e braccia, questo lo faciliterà quando inizierà a gattonare e poi a camminare; il bambino impara a eliminare il catarro da naso e gola perché migliorerà la sua coordinazione compresa quella dei muscoli respiratori;
– Con il supporto del genitore, il piccolo impara a essere autonomo anche in ambienti diversi dall’acqua, in acqua i genitori si sentono più liberi e scoprono nuovi modi per interagire con i loro bambini e a mettersi in sintonia con le sue esigenze;
Ed ora qualche piccolo consiglio per salvaguardare la sua salute:
– visitate più piscine e pretendete ottima igiene all’interno delle vasche e dei luoghi comuni es. spogliato;
– la temperatura dell’acqua della piscina (32°C) basta per evitare il rischio di congestione. In ogni caso, è meglio far entrare il piccolo in acqua quando non è affamato, perché più rilassato!
– se ha la tosse, prima di portarlo in piscina è bene chiedere al pediatra;
– il raffreddore non è un problema. Anzi, l’ambiente umido della piscina fluidifica le secrezioni favorendone una rapida espulsione;
– se il bambino ha la febbre va tenuto a casa;
– in caso di otite media, la piscina è consigliata perché favorisce l’eliminazione del catarro dalle vie respiratorie;
– il cloro presente nell’acqua potrebbe arrossare gli occhi, ma basta sciacquarli con acqua dolce
È sempre bene ricordare comunque, che non si diventa “campioni” semplicemente entrando in piscina in tenera età e che un bambino avrà un buon rapporto con l’acqua se i genitori saranno riusciti a trasmettergli sensazioni piacevoli.
Vi do un piccolo consiglio in più fate fare questi corsi ai papà ( tante piscine lo fanno il sabato mattina) voi state con il piccolo tutto il giorno … aiutiamo anche i papà ad avere un momento intimo con i bambini senza la vostra presenza!