Madre surrogata per i nipotini di Bin Laden

Ecco una notizia di stretta attualità, che però un sito dedicato alle mamme di oggi non poteva tacere. La stampa internazionale parla da qualche giorno di una madre surrogata molto particolare, e non tanto per l’età (la giovane ha, infatti, 24 anni), né per la scelta compiuta (non è nemmeno la prima gravidanza che la giovane porta a termine per un’altra coppia fatto che illegale in Italia è invece spesso una scelta per molte coppie sterili oltre Manica).

Motivo di tanto interesse intorno a Louise Pollard, questo il nome della ragazza, il fatto che i piccoli che porta in grembo siano eredi del terrorista più ricercato al mondo Bin Laden. Louise, infatti, si è prestata come madre surrogata niente meno che per Omar Bin Laden (nella foto © ANSA), figlio del ben più famoso Osama Bin Laden. Questo quanto riportato nei giorni scorsi dal tabloid britannico, “Daily Mail”.

La donna in attesa dei gemelli, già così famosi ancora prima di venire al mondo, ha saputo della paternità dei piccoli solo dopo l’ecografia dell’ottava settimana. La donna, dunque, è rimasta incinta grazie alle fecondazione in vitro (fiv) con l’impianto di un ovulo di Zaina, la moglie 54enne di Omar Bin Laden (che prima della conversione e del matrimonio nel 2007 si chiamava Jane Felix-Browne) fecondato da Omar.

La coppia, impossibilitata ad avere figli, si è rivolta ad un sito specializzato che li ha messi in contatto con la madre surrogata, in questo caso Louise Pollard, che in passato aveva già dato alla luce due bimbi con due precedenti gravidanze. Il figlio dell’illustre terrorista è bandito dalla Garan Bretagna, mentre la moglie, trasferitasi in Qatar per stare al fianco del marito è rientrata in Inghilterra non appena saputo della gravidanza, spera che i figli possano andare a scuola in Gran Bretagna.

La procedura di fecondazione in vitro è stata pagata privatamente ed effettuata in un ospedale del Medio Oriente, dove non si applicano le restrizioni della legge britannica. La stampa ha segnalato anche che è stato rispettato il limite fissato dalla legge che prevede un tetto massimo di spese da pagare alla madre surrogata, che non può superare le 10.000 sterline.