Ma tu, mamma, usi la fascia?
Un’ottima modalità di trasporto per il bebè è il babywearing, ossia la fascia porta bebè. Attraverso l’utilizzo di una ascia che si annoda sulla spalla, si tiene a stretto contatto il proprio cucciolo. È un’abitudine che incoraggia il contatto tra genitore e figlio, che piace molto al bebè perché si ricrea l’ambiente caldo, protettivo e rassicurante che lo ha ospitato per nove mesi.
Il contatto fisico con la madre è il primo vero approccio che il neonato ha con il mondo esterno ed è incredibile strumento di comunicazione. La fascia porta bebè ha un effetto tranquillizzante perché consente al piccolo di ascoltare il battito cardiaco della madre oltre che di seguire gli spostamenti del suo corpo proprio come avveniva all’interno del suo utero.
L’intensivo contatto fisico e visuale con la mamma, suscita un sentimento di protezione , il cui effetto psicologico è di un valore incalcolabile , favorendo lo sviluppo cerebrale del piccolo.
In commercio esistono fasce da annodare oppure già pronte all’uso, elasticizzate o no. Non esistono taglie e possono essere indossate fin dalla nascita. L’unico indicatore che potrà far smettere di utilizzarle è il peso del bambino. Nei primi mesi il bebè viene posizionato davanti alla pancia, successivamente sul fianco
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