Linee guida per gli interventi di chirurgia estetica

Care mamme,

quante volte abbiamo letto, non senza scatenare agguerrite polemiche tra sostenitori e detrattori, dell’aumento di interventi di chirurgia estetica? Che si tratti di mastoplastiche additive, liposuzioni o addominoplastiche sono molti gli interventi che vengono richiesti in ogni parte del mondo, sempre più spesso anche da mamme o neomamme.

Il “mummy job” in America è diventato un appuntamento fisso di molte attrici per ritrovare una perfetta forma fisica a pochissima distanza dal parto e anche in Italia l’interesse sembra crescere. Da pochi anni, inoltre, si è cominciato a parlare anche da noi di vaginoplastica o più in generale di chirurgia delle parti intime, ma quando si tratta di chirurgia e medicina il rispetto delle leggi e la sicurezza sono punti imprescindibili.

A tal proposito è stato per la prima volta in Italia definito da una società scientifica il modus operandi dei principali interventi, dagli esami pre-operatori alla gestione delle possibili complicanze. Un documento ufficiale, il primo del settore, realizzato dall’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) e pubblicato sul numero di ottobre della rivista scientifica Minerva Chirurgica.

Un lungo lavoro nato con lo scopo di definire, per la prima volta in Italia, alcuni punti essenziali per l’esercizio della buona pratica medica nel campo della chirurgia estetica.  “Da tempo nel settore era avvertita la necessità di disporre di istruzioni chiare, da tener presenti nella pratica quotidiana e a cui  riferirsi per chiarire ogni dubbio. Abbiamo deciso di colmare un vuoto, riassumendo i punti principali degli interventi più praticati” è stato il commento del presidente di Aicpe, Giovanni Botti.

Sono così state pubblicate le linee guida, ovvero un insieme di raccomandazioni redatte al fine di rendere appropriata, e con un elevato standard di qualità, la condotta chirurgica di chi le applica. Indicazioni sviluppate sistematicamente, sulla base di conoscenze continuamente aggiornate e valide. “Il documento è pensato per i medici chirurghi che devono affrontare un’operazione estetica e che potranno trovare un aiuto nel percorrere binari tracciati sulla base dell’esperienza pratica di professionisti esperti. Sono utili anche come punto di riferimento per i pazienti o per i tribunali, per verificare se l’iter seguito dal professionista è corretto” prosegue Botti.

La caratteristica forse più importante del documento sta nell’essere maturato come summa di conoscenze ed esperienze pratiche di medici che da anni esercitano tutti i giorni l’attività professionale e non a tavolino. Cardine del documento il rispetto della sicurezza e della salute del paziente come principio prioritario e inderogabile. Numerosi chirurghi plastici, soci di Aicpe, hanno contribuito alla realizzazione delle linee guida, curando con impegno ed entusiasmo ogni dettaglio per arrivare alla stesura definitiva.

Il documento si pone come primo traguardo importante per Aicpe, associazione nata nel settembre 2011 per promuovere la formazione e la pratica della chirurgia plastica estetica, che ha tra gli innumerevoli scopi proprio anche l’elaborazione di linee guida condivise. La prima stesura delle linee guida delinea il modus operandi per le operazioni di chirurgia estetica più diffuse, come i lifting al viso; blefaroplastica; otoplastica; rinoplastica; addominoplastica; mastoplastica additiva; lipoaspirazione; lifting/dermolipectomia della regione mediale delle cosce; mastopessi; mastoplastica riduttiva; ginecomastia (riduzione del seno maschile); chirurgia plastica estetica dei glutei.

Gianluca Campiglio, coordinatore del progetto ha individuato una griglia in 10 punti, così da avere un documento omogeneo circa la definizione del tipo di intervento, gli esami pre-operatori, se necessari; i tipi di anestesia e le conseguenti modalità di ricovero; la profilassi antibiotica se necessaria; le indicazioni cliniche; le controindicazioni; le alternative terapeutiche; gli esiti cicatriziali standard;  la prima medicazione e la rimozione dei punti; la gestione delle principali e più frequenti complicanze post-operatorie.

A cura di Manuela Boschetti