La vitiligine
a vitiligine è una patologia della pelle che interessa circa l’1% della popolazione di tutto il mondo, e che si manifesta attraverso la presenza di chiazze bianco latte sulla cute o sulle mucose. La vitiligine appare come un disordine della pelle relativamente comune, a causa del quale appaiono sulla pelle delle macchie bianche. Queste chiazze sono dovute dalla distruzione oppure dalla mancata attivazione delle cellule pigmentanti; il risultato è una distruzione dello stesso pigmento oppure una mancata produzione dello stesso in futuro. In queste zone manca del tutto la colorazione dovuta alla melanina. Ad un certo punto i melanociti, anche se comunque attivi, smettono di produrre melanina. I melanociti sono cellule della pelle che producono un pigmento, cioè la melanina. Straordinariamente tutti gli esseri umani hanno pressappoco lo stesso numero di melanociti nella loro pelle. Gli uomini con pelle più scura possiedono melanociti capaci di creare una maggiore quantità di melanina.
Le persone che sviluppano la vitiligine per prima cosa notano chiazze bianche o punti di depigmentazione sulla pelle. La pelle rimane con lo stesso tessuto e normalmente non ci sono altri sintomi associati. Queste chiazze sono più visibili nelle aree esposte al sole, inclusi i piedi, le mani, le gambe, la faccia e le labbra. Altre parti comunemente affette dalla malattia sono i gomiti, il contorno occhi, il contorno labbra, i genitali. Chi ha la pelle chiara riesce a mascherarla, soprattutto nella stagione invernale, mentre chi ha la pelle scura trova più difficoltà: durante la stagione estiva il problema si acutizza, poiché l’esposizione ai raggi solari lo mette in evidenza. E’ molto importante, se ci si espone al sole, utilizzare creme ad altissima protezione.
La vitiligine normalmente appare in tre tipologie:
- Focale: la depigmentazione è localizzata in una o più piccole aree.
- Segmentale: le persone hanno depigmentazione solo su un lato del corpo.
- Generalizzata: la depigmentazione avviene in varie parti del corpo, spesso in maniera simmetrica. In aggiunta a queste aree depigmentate, molte persone evidenziano un imbiancamento dei peli cresciuti nelle aree depigmentate (anche capelli, barba, ciglia e sopracciglia). In alcuni casi la vitiligine può portare depigmentazione della retina o del colore degli occhi.
Da sottolineare è che NON è assolutamente una malattia contagiosa. L’origine della malattia ancora non si conosce anche se ci sono alcune teorie su ciò, si spazia dai fattori autoimmunitari alla predisposizione genetica, stress ecc. Non ci sono teorie certe sulle cause della vitiligine. Nella maggior parte dei casi si crede che la vitiligine sia un tipo di disordine autoimmune, nel quale il sistema immunitario avverte le cellule pigmentanti come corpi estranei all’organismo e le attacca. Questo disordine autoimmune sembra avere origini genetiche.
Si crede che stress, eventi traumatici, gravi scottature del sole possano attivare o enfatizzare la vitiligine nelle persone predisposte.
Altre teorie prevedono la possibilità che un funzionamento anomalo del sistema nervoso possa produrre danni ai melanociti. Altri studi ancora hanno dimostrato che i melanociti nei pazienti malati di vitiligine possano distruggersi da soli, rilasciando sostanze tossiche che distruggono altre cellule pigmentanti.
Un’altra teoria prevede che la vitiligine sia interamente di origine genetica e che ci sia un difetto nei melanociti che li rende più suscettibili agli attacchi.
Attualmente non ci sono terapie in grado di debellare il problema in maniera definitiva ma solo di ridurlo, e la risposta a tali trattamenti varia anche da soggetto a soggetto.
Per finire, quello che è certo è che la vitiligine produce effetti psicologici molto gravi in chi ne soffre, poiché causa un senso di diversità e porta all’isolamento sociale.