Ingestione di sostanze nocive: come comportarsi
Una delle cose che si imparano più in fretta quando si diventa genitori è che i bambini sono imprevedibili, estremamente imprevedibili.
Da quando iniziano a gattonare in poi, ossia quando acquistano una maggiore autonomia nei movimenti, ai genitori non è assolutamente più consentito abbassare la guardia. Questo perché i bambini iniziano il loro percorso di scoperta e esplorazione, di imitazione delle azioni degli adulti, di sperimentazione delle proprie capacità e il luogo di azione privilegiato dei nostri piccoli Indiana Jones è sicuramente la casa, con i suoi mille sportelli e cassetti da aprire, oggetti da conoscere e con cui giocare.
Così, in men che non si dica, la casa si trasforma in un luogo pieno di insidie, perché nei cassetti possono rimanere incastrate le dita, gli oggetti possono essere taglienti o contenere sostanze pericolose che, considerando la propensione dei bambini a mettere le cose in bocca, in quanto organo fondamentale per la conoscenza di ciò che li circonda, possono essere facilmente ingerite. Attraverso la bocca e il gusto, infatti, i bambini iniziano a distinguere i sapori buoni da quelli cattivi, testare la morbidezza o durezza delle cose, riconoscere sensazioni di piacere o fastidio, è facile quindi intuire quanto il rischio di avvelenamento possa essere alto.
E’ importante non prendere sotto gamba questa eventualità e adottare alcune precauzioni per rendere più sicura la nostra casa, a prova di bimbo!
- farmaci: teneteli sempre fuori dalla portata dei bambini, conservandoli in armadietti o ripiani alti, dove i bambini non possono arrivare. Attenzione anche ai blister, soprattutto se ne tenete alcuni in borsa (tipo le pillole per il mal di testa) perché i bambini amano mettere le mani nella borsa delle mamme e queste piccole caramelle colorate potrebbero incuriosirli parecchio. Non fidatevi neanche delle chiusure a prova di bambino degli sciroppi ad esempio, perché i bambini osservano e imparano alla velocità della luce, quindi è meglio non rischiare. Inoltre, evitate farvi vedere mentre assumete una medicina, al bambino potrebbe venir voglia di imitarvi
- prodotti per la pulizia e la manutenzione della casa: detersivi, detergenti, candeggina, colle, vernici…la lista è, purtroppo, lunghissima. Come i farmaci, devono essere rigorosamente tenuti in armadi, ripiani, stanze inaccessibili ai bambini. E’ bene lasciarli sempre nelle loro confezioni essenzialmente per 2 motivi: nella confezione sono riportante tutte le sostanze contenute nel prodotto, inoltre, travasarli in altri contenitori, come ad esempio bottiglie di plastica, potrebbe confondere i bambini e, magari, trarre in inganno anche gli adulti
- insetticidi e concimi: vale lo stesso discorso fatto in precedenza. Colgo l’occasione per ribadire quanto possano essere pericolose anche le comuni piante da appartamento
- nicotina: premettendo che i bambini hanno il diritto di vivere in un ambiente libero dal fumo e quanto fumare sia nocivo, specialmente per le mamme, può sempre capitare di frequentare una casa o un locale all’aperto, specialmente ora che siamo in estate, dove ci siano portacenere con mozziconi di sigarette. Fate quindi un giro di ricognizione per controllare la situazione, svuotate i portacenere, togliete eventuali pacchetti sparsi sul tavolo e teneteli al sicuro nelle tasche o nelle borse (tutte e 2 ben chiuse)
- va da sé che, man mano che il bambino cresce e diventa in grado di capire molte più cose, è di fondamentale importanza spiegare al bambino la pericolosità di certi prodotti
Purtroppo però, nonostante tutte le precauzioni, a volte gli incidenti possono capitare, quindi è meglio sapere come agire:
- telefonare subito al proprio medico o ad un Centro Antiveleni, preparandosi prima le seguenti informazioni: età e peso del bambino, eventuali sintomi, quantità di sostanza assunta, tipo di sostanza assunta (anche per questo è importante conservare la confezione). Per quanto riguarda i sintomi, a seconda del tipo di sostanza ingerita, possono manifestarsi vomito, diarrea, mal di pancia, difficoltà respiratorie, sonnolenza, sangue dal naso o nelle feci, problemi urinari (niente o poca pipì), problemi alla pelle e alle mucose della bocca, fino a convulsioni, delirio, mancanza di coordinazione motoria. Se vi accorgete o solo avete il sospetto che il vostro bambino abbia ingerito qualcosa di tossico, chiamate comunque subito, prima che si manifestino eventuali effetti
- categorico NO a rimedi fai da te, come indurre il vomito (se il bambino ha ingerito un prodotto corrosivo, tornando su può danneggiare ulteriormente l’esofago e il cavo orale) o dare latte (che in alcuni casi favorisce l’assorbimento di sostanze tossiche)
- non dare farmaci di propria iniziativa, senza aver prima consultato un medico.
Le convulsioni causate da avvelenamento sono completamente diverse dalle convulsioni febbrili e vanno trattate immediatamente da un medico specializzato.