I migliori consigli per allattare correttamente

L’allattamento al seno è oggi consigliato da moltissimi medici, sia dai pediatri che dai ginecologi. Offre infatti una serie di vantaggi al neonato, tra cui la possibilità di assorbire insieme al latte una serie di importanti principi nutritivi, utili anche per la salute del suo sistema immunitario.

Fa bene anche alla mamma, infatti varie ricerche hanno dimostrato che allattare al seno permette alla mamma di ridurre il rischio di alcune patologie. L’importante è però allattare in modo corretto, sin dalla prima poppata.

La posizione del bambino


Sembra banale, ma la posizione della mamma e del bambino durante l’allattamento è tra i principali elementi che favoriscono questa pratica. Se il bambino è posizionato in modo scorretto potrebbe non riuscire a succhiare in maniera adeguata, cosa che inizialmente potrebbe scoraggiarlo dal continuare. Ogni bambino tende a prediligere una sua personale posizione durante l’allattamento.

L’importante all’inizio sta nel cercare un’angolazione che favorisca il rilassamento del bambino e della mamma; entrambi devono sentirsi comodi e la bocca del bambino dovrebbe riuscire a succhiare senza problemi il capezzolo. Una posizione poco pratica o scomoda per il bambino potrebbe causare non solo la sua difficoltà a succhiare, ma anche le ragadi al seno della mamma: la lingua non riesce a trattenere il capezzolo e il bambino cerca di tirarlo con le labbra. È importante tenere il bambino vicino al corpo, in modo che si senta protetto, con il naso all’altezza del capezzolo.

La mamma deve essere comoda


Se per il bambino è essenziale essere posizionato comodamente, in modo che non si allunghi a cercare il capezzolo, anche la mamma deve poter mantenere la posizione senza alcun problema. Per questo è importante scegliere la sedia, la poltrona o il letto: dove si assume la posizione migliore, quello è il luogo perfetto per allattare. La schiena dovrebbe essere dritta, con ampia disponibilità di cuscini di varie misure, soprattutto nei primi giorni. In questo modo risulta più facile trovare la posizione giusta, quella che favorisce la suzione nel bambino e una sensazione piacevole per la mamma.

Non preoccuparsi del tempo che passa


Soprattutto durante le prime poppate il bambino e la mamma devono imparare; lui impara a prendere il latte, lei impara a tenerlo tra le braccia. È fondamentale in queste fasi evitare di darsi un tempo per la poppata; alcuni bambini impiegano pochi minuti per mangiare varie decine di grammi di latte, altri invece ci mettono molto tempo. Allo stesso modo alcuni bimbi nei primi giorni mangiano con una cadenza regolare, altri invece preferiscono prendere il latte molte volte nel corso delle ore.

Conviene chiedere al pediatra il modo migliore per regolarsi, evitando però di controllare l’orologio in modo rigoroso. È importante anche permettere al bambino di avvicinarsi alla poppata in modo del tutto naturale; in alcuni ospedali la prima poppata si può fare nei primi minuti dopo il parto, ma non è sempre così. Quando arriva il momento della prima poppata è bene lasciare che sia il bambino a cercare il capezzolo, senza preoccuparsi del tempo che passa o dei primi goffi tentativi che sembrano andare a vuoto.