I controlli post partum, quello che c’è da sapere
Care amiche,
probabilmente se state leggendo questo articolo siete delle neo-mamme. Avete da poco partorito e finalmente siete a casa con il bebè. Nella nuova avventura che state intraprendendo, da mamme, non dovete dimenticarvi di voi come “donne”, per questo è molto importante considerare i controlli da fare nel post-partum.
La prima visita, essenziale
Alla dimissione, la puerpera riceve i consigli su come medicare le ferite dell’episiotomia e quali esercizi effettuare per la rieducazione del perineo. In quell’occasione si programma la successiva visita, di routine, essenziale per valutare lo stato di salute della puerpera dopo la gravidanza e il parto.
A poche settimane dal parto (i fatidici 40 giorni), il ginecologo valuterà:
- lo stato delle ferite (episiotomia o punti di sutura del taglio cesareo),
- la consistenza delle perdite dopo parto (lochiazioni),
- lo stato dell’utero, che durante i 40 giorni successivi al parto deve ritornare alle sue dimensioni naturali,
- vagina e cervice uterina, attraverso un’attenta visita ginecologica interna
- e il seno.
Controlli post partum: le indagini specialistiche da segnare
Oltre alla visita ginecologica, che si effettua generalmente entro 4/6 settimane dal parto, diversi ginecologi consigliano alle neo-mamme di sottoporsi a queste indagini:
- pap test: preventivo, per escludere la presenza e la formazione di cellule tumorali nel collo dell’utero
- mammografia per valutare eventuali ingorghi mammari
- ecografia transvaginale per escludere la presenza di residui all’interno dell’utero, che causano alterazioni del ciclo o sanguinamenti prima del primo ciclo dopo il parto (capoparto)
Ginecologo amico
Spesso, dopo la nascita di un figlio, la sessualità rappresenta un mondo nuovo.
La donna si riflette e identifica in un’immagine nuova, mamma a 360° e 24 h su 24, creando un rapporto simbiotico col bebè che rischia di lasciare fuori il partner, come uomo e come padre. Il ginecologo, oltre a dare preziosi consigli su quale metodo contraccettivo usare dopo il parto, può aiutare la coppia a riconquistare i propri spazi – senza timore di “mancare” nel ruolo di mamma -, affrontando la paura comune, soprattutto i primi tempi, di sentirsi diverse e inadeguate, e facendo accettare alla neo-mamma i cambiamenti – normali – del proprio corpo e supportando quei papà che, concentrati nel nuovo ruolo, perdono interesse verso la compagna.
Una chiacchierata con il ginecologo si rivela utile anche per esprimere eventuali sensazioni negative che possono essere ricondotte a depressione post parto, e ricevere consigli su come affrontare la situazione e a quali specialisti rivolgersi.
(fonte immagine pixabay.com)