Esigenze estetiche dopo una gravidanza difficile? A volte il ritocco è … intimo!

Che il  “lato A” non sia più un tabù, è ormai noto, ma che la chirurgia estetica per “ringiovanire” gli organi genitali, si fosse diffusa a macchia d’olio anche in Italia, è davvero un risultato sorprendente. Del resto che la richiesta di interventi estetici sia un fenomeno in grande crescita ce lo aveva confermato anche il dottor Paolo Santanchè nelle recenti interviste.
La notizia arriva dal dottor Alfredo Borriello, direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia plastica dell’Ospedale Pellegrini di Napoli, che intervenuto al 59esimo congresso nazionale Sicpre (Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica) lo scorso fine settembre a Siena, ha presentato i dati del settore.

Il convegno ha, infatti, dedicato un’intera sessione alla chirurgia ricostruttiva ed estetica dei genitali, ultima frontiera in questo campo sviluppata negli anni con tecniche sempre più complesse e meno invasive. Cambiare l’aspetto dell’apparato riproduttivo infatti oggi non richiede necessariamente un intervento chirurgico: per correggere i “difetti” il bisturi può essere sostituito da laser specifici o infiltrazioni di grasso o acido ialuronico (come per il viso). Gli interventi sono di vari tipi: si va dalla riduzione delle piccole o grandi labbra fino all’imenoplastica, per ricostruire la verginità.

Le motivazioni che spingono a chiedere interventi di questo tipo sono, soprattutto per le donne, diverse. Quella più comune attinge ovviamente ad esigenze estetiche, come il desiderio di mantenere in forma anche la parte del corpo più celata, magari dopo una gravidanza un po’ difficile, ma sempre più spesso all’origine emergono fattori psicologici: l’insicurezza e la non accettazione del proprio corpo oppure il desiderio di ritrovare la tonicità perduta per vivere serenamente la propria sessualità. La scelta di un “ritocco intimo” può muovere anche da esigenze fisiche, legate nella maggior parte dei casi da difetti congeniti.

«Sono molte le cinquantenni che, avendo avuto più parti naturali, vogliono ringiovanire le parti intime per dar loro più corpo – fa notare Borriello -. Mi è capitato anche di operare delle ragazze con grandi labbra troppo sviluppate, un difetto che le faceva molto soffrire psicologicamente. Molto più rara la richiesta dell’imenoplastica».