Doppio cognome e cognome materno per i neonati

La proposta di legge nr. 360 risale ormai al 20 marzo 2013, e l’approvazione da parte della Camera è del 24 settembre 2014, ma ad oggi manca ancora l’approvazione da parte del Senato, per cui la possibilità di assumere il doppio cognome o il cognome della mamma per i neonati, non è ancora legge.

Ad ogni modo grandi passi sono già stati fatti, soprattutto con l’approvazione alla Camera della proposta di legge, ma vediamo nel dettaglio quali sono le normative in fatto di cognome che entreranno in vigore non appena ci sarà l’approvazione del Senato.

Cosa dice la proposta di legge in fatto di doppio cognome o del cognome materno

1) Sarà possibile per i genitori scegliere tra il cognome del padre, della madre oppure optare per il doppio cognome: l’articolo 1 della proposta di legge  prevede che la scelta spetti ai genitori coniugati. Nel caso i genitori non siano d’accordo al neonato verranno assegnati entrambi i cognomi, in ordine alfabetico. La regola vale anche per i figli di genitori non sposati, purché vengano riconosciuti al momento della nascita.

2) Una volata fatta la scelta per il primo figlio, tutti i figli nati dalla coppia avranno obbligatoriamente lo stesso cognome.

3) Una volta adulti, le persone con il doppio cognome saranno libere di trasmettere un solo cognome a loso scelta ai propri figli.

4) nel caso in cui il figlio venga riconosciuto da uno dei genitori tardivamente, sarà possibile aggiungere il secondo cognome solo se entrambi i genitori sono d’accordo.  Se il minore ha compiuto i 14 anni, verrà chiesto anche il suo parere.

5) La normativa prevede che i figli adottivi possano mantenere uno dei loro cognomi originali, a cui verrà aggiunto un cognome a scelta tra quelli dei genitori.

6) Una volta maggiorenni, le persone potranno scegliere se mantenere il cognome che è stato loro assegnato dai genitori, o usare quello materno o il doppio cognome. La richiesta dovrà essere fatta al Prefetto di competenza. Il doppio cognome sarà sempre accettato, mentre è prevista una revisione per coloro i quali vogliano cambiare un cognome in favore di un altro. Per esempio nel caso di figli cresciuti da un genitore di fatto e non biologico che vogliano assumere il loro cognome.