Cosa bere in gravidanza?

Durante la dolce attesa, è necessario che la donna osservi delle cautele specifiche per quanto riguarda la nutrizione. Ciò vuol dire, per forza di cose, fare attenzione a cosa si beve. Quali sono i consigli da seguire in merito? Scopriamolo assieme nelle prossime righe di questo articolo.

Bevande in gravidanza: ecco quali scegliere

Iniziamo la nostra piccola rassegna alla scoperta della risposta alla domanda “Cosa bere in gravidanza?” soffermandoci sull’acqua, la bevanda più sicura in assoluto durante la gestazione. Se si soffre di acidità di stomaco, può risultare più gradita quella naturale, ma non ci sono indicazioni scritte sulla pietra in merito. Quello che conta è che sia acqua rigorosamente potabile.

Per quanto riguarda le quantità, ricordiamo che è importante aumentarle. Durante la gestazione, infatti, aumentano i fabbisogni nutritivi della mamma e anche quelli relativi all’idratazione. In linea di massima, bisogna bere mezzo litro d’acqua in più del normale.

Proseguendo con l’elenco delle bevande che si possono assumere in gravidanza, ricordiamo l’acqua aromatizzata. Cosa dire, invece, in merito ai succhi di frutta? Che è meglio escluderli, in particolare quelli di origine industriale. Sono infatti spesso ricchi di zuccheri aggiunti. L’assunzione di questi ultimi non è il massimo nei casi in cui la futura mamma ha il diabete gestazionale – in questi frangenti, è preferibile che la quota di carboidrati arrivi da alimenti di origine integrale – e, in generale, è da tenere sotto controllo durante la gravidanza, un periodo durante il quale, se possibile, è il caso di evitare o moderare fortemente l’apporto di cibi e bevande elaborati a livello industriale.

Se proprio si ha voglia di bere qualcosa di diverso dall’acqua, ci si può orientare verso una fresca spremuta fatta in casa. Attenzione: nella già citata circostanza del diabete gestazionale, la quantità di frutta che si assume ogni giorno deve essere concordata con il nutrizionista di fiducia.

Caffè in gravidanza: ecco cosa sapere

In merito alla bevanda simbolo dell’italianità nel mondo e alla sua assunzione in gravidanza si è scritto e studiato tantissimo. Le linee guida del Ministero della Salute raccomandano la moderazione. La caffeina, infatti, attraversa la placenta e, in generale, la capacità del corpo di metabolizzare questo alcaloide naturale è rallentata di 15 volte.

Nella maggior parte dei casi, i consigli sul bere caffè in gravidanza sono orientati verso l’assunzione quotidiana di 200 mg di caffeina al giorno. Ciò vuol dire che, se si rimane entro le 2/3 tazzine di espresso, non è un problema. Premettendo il fatto che queste indicazioni valgono in caso di gravidanza fisiologica e che nell’eventualità di complicazioni è fondamentale seguire pedissequamente le istruzioni del proprio curante di riferimento, ricordiamo che il caffè non è l’unica fonte di caffeina. Nell’elenco è possibile includere anche bevande come il tè verde o il tè nero.

Alcol? No, grazie!

Gli alcolici sono tassativamente vietati in gravidanza. Sì, si tratta di una regola che vale anche per la birra. Per sicurezza, andrebbero esclusi anche nel periodo precocenzionale (da circa tre mesi prima dell’inizio della gestazione).

Tisane in gravidanza: cosa fare?

Gustarsi una calda e profumata tisana è un vero piacere, soprattutto se lo si fa alla fine di una giornata particolarmente faticosa. Come muoversi in merito durante la gravidanza? Regolandosi sulla base delle proprie a allergie e delle erbe che possono favorire l’insorgenza di contrazioni (nei periodi lontani dal termine, andrebbero evitate le tisane all’ortica, quelle alla verbena, all’iperico e all’artiglio del diavolo).

Per quanto riguarda l’aggiunta di zucchero, facciamo presente l’importanza di evitarla, soprattutto se si ha il diabete gestazionale. Come dolcificare la propria tisana? Con un cucchiaino di miele – le future mamme che hanno il diabete gestazionale prima di assumerlo dovrebbero chiedere consiglio al nutrizionista di fiducia – ricco di vitamine e minerali preziosi.