Come si calcolano i giorni fertili giorni dell’ovulazione?

Ogni donna con un ciclo mestruale attraversa alcuni giorni in cui risulta essere più facile concepire rispetto agli altri, questo arco temporale si chiama periodo fertile. Esistono diversi strumenti per individuare con esattezza questo periodo, alcuni acquistabili on-line o in farmacia, altri fai da te, ma altrettanto attendibili se si seguono con attenzione le indicazioni.

Cos’è il periodo fertile?

Scientificamente parlando, il periodo fertile è quella fase del periodo mestruale in cui l’organismo femminile dopo aver generato l’ovocita, ossia l’ovulo, e dopo che questo ha raggiunto la maturazione lo espelle dall’ovaio e di qui passa nella tuba, dove può essere fecondato. Per questa ragione, avere rapporti sessuali durante questi giorni aumenta notevolmente le possibilità di procreare. Il periodo fertile, per una donna con un ciclo regolare di 28 giorni, avviene esattamente 14 giorni prima della mestruazione.

Come si calcola il periodo fertile?

Facendo due conti, considerando 14 giorni prima del ciclo mestruale, sarebbe semplice da calcolare il momento esatto del periodo fertile, ma non tutte le donne hanno un ciclo regolare di 28 giorni. Ecco, quindi, che diventa necessario fare due conti basandosi sul proprio flusso. Esistono, poi, due elementi utilissimi da prendere in considerazione per avere la certezza di avere individuato correttamente il periodo migliore per riprodursi: la temperatura basale ed il muco cervicale.

La temperatura basale è la temperatura corporea misurata la mattina appena sveglie. La temperatura, durante l’ovulazione, aumenta di mezzo grado circa, per cui questo può essere un sintomo significativo. A questo scopo è bene tenere una registrazione giornaliera della temperatura, per poter cogliere anche variazioni così minime.

Il muco cervicale è una sostanza semi trasparente e fluida prodotta dal collo dell’utero durante il punto massimo di fertilità di una donna, questo muco è prodotto proprio per favorire la penetrazione a scopo riproduttivo. Accorgersi della presenza di questo muco sulla biancheria consente di accertarsi di essere nel periodo fertile. Dopo l’ovulazione, il corpo smette di secernere questa sostanza.

Altri sintomi del periodo fertile

Esistono altri sintomi, più o meno frequenti, che ci aiutano a capire quando siamo nel periodo più favorevole al concepimento:

  • dolori simili a quelli mestruali;
  • seno più turgido e teso;
  • maggiore desiderio sessuale;
  • ansia e nervosismo dovuti agli sbalzi ormonali;
  • aumento dell’appetito.

Il metodo più efficace per l’individuazione del periodo fertile

Esiste un metodo indiscusso che consente di individuare con la massima certezza il periodo in cui viene prodotto l’ovocita. Questo metodo è l’ecografia transvaginale, un’ecografia interna da effettuare ogni giorno per tutta la durata del ciclo. In questo modo è possibile osservare il follicolo e cogliere l’esatto momento in cui rilascia l’ovulo e, quindi, quando questo può essere fecondato. Capiamo bene che sottoporsi ad un’ecografia giornaliere non è pratico, ma in casi problematici, può essere un’ottima soluzione.

Un consiglio utile

Il periodo fertile ha una durata di 6 giorni, questo non vuol dire che per fecondare l’ovulo sia necessario avere rapporti quotidiani, anzi. Si consiglia di averne a giorni alterni ed evitare, anche nella fase precedente, periodi di astinenza superiori ai 5 giorni, cosa che potrebbe ridurre il numero di spermatozoi prodotti. Rapporti a giorni alterni assicurano meno tensione nella coppia e non inficiano il risultato finale, poiché uno spermatozoo vive anche 5 giorni.

Calcolo del periodo fertile come metodo contraccettivo

Conoscendo esattamente i giorni in cui una donna è fertile, si conoscono automaticamente anche quelli in cui non lo è. Avendo, quindi, rapporti sessuali in quei giorni, il rischio di incappare in una gravidanza è molto scarso. Questo, però, non vuole dire che non possa accadere. Per questo il calcolo del periodo fertile non è considerato un metodo contraccettivo efficace, meglio affidarsi ad altri più sicuri come la spirale o la pillola.