Come sedurre un uomo: qualche consiglio
Essere donna al giorno d’oggi, fortunatamente, è assai diverso rispetto a qualche tempo fa, dove diventare madri significava, non di rado, rinunciare alla propria femminilità e a risultare attraenti e desiderabili in primis per sé stesse e, perché no, anche agli occhi altrui. L’emancipazione femminile è un dato ormai assodato nel terzo decennio del nuovo millennio.
E al pari degli uomini, anche le donne hanno il legittimo desiderio di vivere una vita sentimentale coinvolgente, trovando il giusto appagamento emotivo. Essere piacenti agli occhi di un bel uomo, quindi, è il desiderio di svariate donne. Ma sedurre un uomo, spesso, si rivela alquanto complesso, molto più di quanto non lo fosse nel passato.
Ogni uomo fa storia a sé: come riuscire a sedurlo in base alle sue sfumature caratteriali
D’altro canto, ogni uomo fa storia a sé, con tratti caratteriali ed emotivi assai differenti che, non di rado, mettono in difficoltà la donna quando lo vuole sedurre. I timori di poter non piacere, sentirsi non all’altezza o ricevere quel “no” che pesa molto più in ambito femminile che maschile, limitano spesso l’azione seduttiva di una donna.
Eppure, in molti casi basta seguire qualche piccolo consiglio per poter far calamitare l’attenzione di un uomo, indipendemente dal fatto che sia estremamente sicuro o un po’ timido. Ovviamente, le strategie da adottare sono differenti. E per comprendere quale sia la migliore strategia possibile, vi suggeriamo di affidarvi a Inattraction.com, dove grazie al supporto di Enrico Mele e del suo staff potrete comprendere come comportarvi e fare breccia nel cuore dell’uomo dal quale siete attratte.
Esistono, tuttavia, alcuni piccoli suggerimenti che possono risultare estremamente utili in ogni circostanza, al di là delle sfumature caratteriali dell’uomo che vogliamo sedurre. Ad esempio, molte donne pensano che il “farsi desiderare” sia estremamente funzionale per sedurre un uomo. Una credenza che si trascina dall’alba dei tempi, collegato al fatto che l’uomo è “cacciatore” e la donna è “preda”.
Nessuno mette in dubbio l’equazione “donna:preda=uomo:cacciatore”, ma tirar troppo la corda rischia di essere controproducente in ambito seduttivo. Poniamo il caso, ad esempio, che state corteggiando un uomo estremamente sicuro di sé, magari anche di bell’aspetto, e continuate a rimandare un’uscita convinte che, grazie a questa strategia, non faccia altro che desiderarvi ulteriormente.
La strategia “attendista” è realmente efficace?
Nella maggior parte dei casi, però, non riuscirete a calamitare la sua attenzione, bensì lo allontanerete e farete sì che lui volga lo sguardo verso altre opportunità che, con ogni probabilità, non gli mancano di certo. La strategia “attendista”, poi, risulta ancor più inopportuna se l’uomo che si vuol sedurre è timido o insicuro.
In questo caso, infatti, tenderà a “tagliare i ponti” celermente, convinto che non susciti alcun interesse. Non concedersi immediatamente è sicuramente una buona mossa, ma non dev’essere perpetrata a lungo: se vi chiede di uscire, e volete farvi “desiderare”, trovate una scusa plausibile solo una o due volte, specificando che avete comunque piacere ad incontrarlo. Non andate, però, oltre.
Anche l’uomo, al pari della donna, ama “flirtare”, essere condotto nell’intimità in modo allegro e, perché no, scherzoso. Come dimostrato da svariati studi, l’attrazione sessuale è stimolata, in larga parte, dal feeling mentale. E per risultare stimolanti agli occhi di un uomo, è indispensabile risultare empatiche e coinvolgenti, evitando di parlare dei propri “drammi” o “psicodrammi”, cercando di essere leggere.
Essere leggere, sia ben chiaro, non equivale ad essere superficiali. La leggerezza è qualcosa che, in particolar modo nel momento dell’approccio, è indispensabile mettere in campo per rendere “fluido” il dialogo e sedurlo in modo spontaneo, senza alcun tipo di forzatura. Tenete ben presente che una donna caratterialmente “pesante”, per bella che possa essere, non riuscirà mai a conquistare un uomo…