Come prevenire e gestire le smagliature della gravidanza
Il corpo della donna in dolce attesa è soggetto, fin dai primi momenti della gravidanza, a cambiamenti profondi. Uno dei principali riguarda l’insorgenza delle smagliature. Inestetismo che fa la sua comparsa soprattutto sul seno e sulla pancia, è al centro di tantissimi interrogativi da parte delle future mamme.
Considerando che, numeri alla mano, riguarda circa l’88% delle donne che aspettano un bimbo, è normale l’alto numero di ricerche online di soluzioni preventive e risolutive.
Nelle prossime righe di questo articolo, cercheremo di capire qualcosa di più sulle risposte alle suddette domande.
Prevenire le smagliature in gravidanza: è possibile?
Prevenire l’insorgenza di smagliature in gravidanza è possibile? Oggi come oggi, la scienza non ha ancora individuato dei protocolli validi a livello generale. Un’abitudine che aiuta indubbiamente a far sì che la pelle risenta meno dell’aumento di peso e dell’incremento volumetrico dell’utero riguarda l’idratazione.
Fondamentale è bere tanto, ma anche assumere acqua ogni giorno attraverso alimenti ad hoc (i pomodori sono uno dei tanti esempi che si possono chiamare in causa). Fin dall’inizio della gestazione, ma anche prima se la gravidanza è pianificata, è opportuno massaggiare il corpo con oli elasticizzanti a base di ingredienti naturali come le mandorle o le germe di grano (si possono acquistare senza problemi online su siti come Farmaflorence.com).
Ricordando i benefici dell’attività sportiva, da praticare anche mentre si è incinte seguendo ovviamente i consigli di un trainer esperto, facciamo presente che, per preparare al meglio il corpo a quel grande cambiamento che è la crescita del feto, è altresì utile incrementare l’apporto di alimenti ricchi di grassi omega 3 e omega 6.
Prezioso è anche l’apporto di vitamina C. Questo nutriente, noto per la sua efficacia antiossidante, ha anche il vantaggio di favorire la sintesi del collagene, la proteina quantitativamente più abbondante nel nostro corpo e responsabile, assieme all’elastina, della compattezza della pelle.
Come eliminare le smagliature della dolce attesa
Se, una volta dato alla luce il proprio piccolo, si hanno ancora delle smagliature – durante la gravidanza è fondamentale procedere con il massaggio con gli oli elasticizzanti – si può intervenire in diversi modi per eliminarle.
Un consiglio che viene spesso ribadito quando si parla di smagliature a prescindere dalla gravidanza riguarda il fatto che, nel momento in cui le strisce sono rosse, si hanno maggiori possibilità di riuscire a debellarle.
Le strade che si possono seguire sono diverse. Tra queste è possibile includere, per esempio, il ricorso a creme a base di retinoidi.
Attenzione: questi prodotti sono spesso controindicati in allattamento. Ecco perché, prima di iniziare a utilizzarli, è opportuno chiedere informazioni al proprio medico di fiducia.
Nei frangenti in cui le creme non portano ad alcun miglioramento, si può valutare il ricorso alla medicina estetica. Esistono diversi trattamenti utili contro le smagliature. Uno dei più popolari è la carbossiterapia. Si tratta di una tecnica che sfrutta le proprietà per l’estetica dell’anidride carbonica, studiate fin dal XIX secolo.
Il trattamento prevede l’inoculazione a livello locale di anidride carbonica allo stato gassoso. Il tutto avviene grazie ad aghi di spessore ridotto, il che comporta un livello di traumatismo minimo per la pelle della paziente.
Gli aghi sono collegati a dei tubi che, a loro volta, escono da un macchinario che eroga la CO2. L’anidride carbonica allo stato gassoso agisce incentivando la sintesi di collagene che, oltre a migliorare la compattezza della pelle, aiuta a ripigmentare le zone interessate dal cedimento e dall’insorgenza delle smagliature.
Il numero di sedute necessarie varia sulla base di diversi fattori. Contano la tipologia di smagliature indubbiamente, ma anche le peculiarità della pelle della paziente. In alcuni casi, se ci sono le indicazioni, si può lavorare anche di riduzione delle lassità cutanee grazie alla radiofrequenza.