Balbuzie nei primi anni del bambino: quando intervenire?
Care mamme, a molte sarà capitato di accorgersi con un po’ di ansia che il proprio figlio di 3-4 anni balbetta. A volte i balbettamenti sono episodi isolati e le mamme riescono a non farci caso, ma quando diventano ricorrenti e continuano per settimane è difficile per i genitori non preoccuparsi che si tratti di un vero e proprio disturbo. Ma quando bisogna intervenire per guarire la balbuzie dei bambini?
Dove nascono le parole
La balbuzie vera e propria di solito insorge dopo i tre anni di vita del bambino. Prima di questa età infatti il linguaggio è controllato da entrambi gli emisferi cerebrali, destro e sinistro, mentre a partire dai tre-quattro anni il centro della parola si sposta a sinistra, e il disturbo può diventare evidente. Un bambino che non aveva mai balbettato e parlava discretamente all’improvviso può iniziare a balbettare vistosamente, creando preoccupazione nei genitori. Il balbettìo di solito non si manifesta quando il piccolo canta, poiché questa è un’attività dovuta all’emisfero destro. Generalmente, il balbettare può essere l’espressione della tensione naturale che il bambino prova durante la crescita, di fronte alle nuove esperienze che vive in casa e a scuola e alle regole di comportamento che mamma e papà cercano di far rispettare.
Cosa NON bisogna fare
Ci sono alcuni “trucchi” per sdrammatizzare questo disturbo, nell’attesa di osservarne gli sviluppi. Mamme, papà, nonni e fratelli non devono:
– esprimere divertimento per i balbettamenti, a volte buffi;
– completare le parole al posto del bambino;
– bloccarlo e dirgli di parlare piano;
– chiedergli di stare calmo a tutti i costi;
– far percepire ansia di fronte alla balbuzie del bambino;
Ovviamente ancora più negativo è che mamma e papà rimproverino il bambino perché i suoi balbettamenti li rendono nervosi. In realtà mantenendo la calma e sostenendo emotivamente il bambino, il disturbo si risolve spesso senza problemi dopo qualche tempo. Naturalmente è importante avvisare il pediatra e ascoltare i suoi consigli.
Quando andare dal logopedista
In media si consiglia di aspettare dai sei mesi all’anno, prima di portare il bambino da un logopedista ed eventualmente iniziare una terapia. La prognosi è migliore se si interviene tempestivamente dopo il riconoscimento della balbuzie del bambino come disordine cronico del linguaggio. I principali fattori che rischiano di renderla cronica sono: balbuzie che persiste da più di un anno, ritardo nello sviluppo del linguaggio del bambino, presenza in famiglia di balbuzienti, ritardo fonologico. Anche essere un maschietto è tra i fattori che predispongono alla balbuzie cronica.