Anno nuovo: come trovare la babysitter

L’anno 2023 sta ormai volgendo al termine. Per una famiglia è tempo di riprogrammare il nuovo anno! Per fortuna la scuola e le attività sportive sono già avviate (salvo imprevisti), ma i flussi sulle piattaforme specializzate in ricerca babysitter mostrano come gennaio sia un mese molto intenso dal punto di vista del traffico, a conferma di come molte famiglie siano impegnate nel cercare una babysitter proprio all’inizio anno.

Vi starete forse chiedendo: se si parla di traffico online, vuole dire che la ricerca di babysitter si fa sul web? Ebbene sì, perché oggi esistono veri e propri siti che permettono di mettere in contatto genitori e aspiranti babysitter: in Italia vi sono almeno 4 o 5 realtà significative che sono specializzate in tal senso. Ognuno ha una propria immagine e alcune caratteristiche uniche, ma in generale i genitori (e le babysitter) vengono invitati a registrarsi inserendo l’indirizzo, per facilitare la ricerca geolocalizzata; la composizione della famiglia; gli orari e i giorni in cui si ha bisogno del servizio e altre informazioni generali e specifiche. Ci sono poi una serie di filtri da inserire per restringere ancora di più la ricerca nel momento in cui il genitore cerca una tata: l’età della babysitter, ad esempio, l’esperienza con neonati, il fatto di parlare lingue straniere o di essere automunita, l’essere in grado di fare da aiuto compiti e così via.

Alcune piattaforme prevedono l’iscrizione gratuita per poi invitare l’utente ad abbonarsi nel momento in cui vuole contattare le varie candidate. Altre invece chiedono immediatamente una fee di ingresso, altre ancora domanderanno una percentuale nel momento in cui la collaborazione andrà a buon fine.

Come iniziare a collaborare con una babysitter

Questi siti specializzati in ricerca babysitter sono di solito specializzati nel supportare i genitori nel trovare una babysitter. Ma non sono agenzie di collocamento. Quindi sono le famiglie a dover selezionare tra i tanti profili che appaiono sul web o sulle app quelle che più sono di loro interesse, magari leggendo, oltre ai cv, anche le esperienze pregresse e eventuali referenze. Poi, una volta individuati una decina di profili, allora il consiglio è contattarli per iniziare una conoscenza a distanza. Spesso è l’app stessa a fornire un canale di comunicazione.

Altrimenti molte famiglie preferiscono usare come mezzo per approfondire il dialogo Whatsapp e subito dopo la chiamata telefonica. Poi, come è tradizione, è bene restringere ulteriormente la scelta e andare su due o tre candidate da incontrare di persona. Il colloquio è un momento molto importante perché permette ad entrambe le parti di ‘annusarsi’: anche la babysitter potrebbe capire in quella sede che quella famiglia non fa per lei!

Lato genitore bisogna approfittare dei colloqui per approfondire le informazioni che la tata aveva inserito nel suo profilo: quindi il tipo di esperienza che ha fatto, che scuola frequenta (se è ancora impegnata a livello scolastico), se ha mai preso parte ad un corso di primo soccorso. E’ questo un momento anche per allargare le tematiche: che tipo di giochi ama fare? Come trascorre il suo tempo libero? Cosa ama dei bambini? Qual è l’ultimo libro letto? Sono tutte domande che fanno capire il tipo di persona che si ha davanti.

Alcune famiglie preferiscono anche fin dal primo incontro siano presenti anche i bambini: il modo in cui la candidata si pone nei loro confronti è significativo della sua personalità. E anche i piccoli potranno dire la loro, esprimendosi con atteggiamenti o parole in base all’età. Dopodiché è sempre meglio, per entrambe le parti, definire un periodo di prova e solo dopo questo test confermare la collaborazione.

Trovare la babysitter a gennaio

Dicevamo come l’inizio anno sia un periodo ‘caldo’ per la ricerca di babysitter: in effetti, molte della babysitter che lavorano presso le famiglie italiane sono studentesse. E a gennaio o ci sono le sessioni di esame (e quindi il tempo da dedicare al babysitting, per le ragazze più studiose, si riduce di molto) oppure non è raro che le studentesse scelgano di partire per l’Erasmus o programmi di studio simili. Pertanto la famiglia si trova scoperta. Se poi pensiamo che l’inverno è tipicamente portatore di influenze e malanni, allora si deve assolutamente avere la certezza di avere qualcuno che si prenda cura dei bambini nel caso debbano restare a casa da scuola. Così le famiglie italiane sfruttano questo fine anno (e le vacanze) per cercare la babysitter. Con grande successo, a valutare dal traffico online.