23andMe e i figli su misura

Care mamme,

avete presente i vari giochini di Facebook come Farmville, Cityville e affini? Beh, la prima cosa che si fa quando si inizia a giocare è scegliere il proprio avatar: sesso, colore degli occhi, dei capelli, carnagione, basta cliccare sull’opzione preferita.

Che ne direste se la stessa cosa la potessimo fare anche per sceglierci i figli? Assurdo? Per la società di genomica americana 23andMe non lo è affatto e ha pensato bene di brevettare un sistema che consente agli aspiranti genitori di scegliere i tratti somatici e tante altre caratteristiche, come la predisposizione a certe malattie ma anche a determinati tipi di attività sportive, dei bambini che hanno intenzione di concepire.

Ma andiamo per ordine. 23andMe ha messo a punto dei test genetici personalizzabili e addirittura ordinabili su internet (al costo di 99 dollari) che utilizzano il “Family Traits Inheritance Calculator” (Calcolatore di Eredità dei Tratti Famigliari) per consentire ai futuri genitori di conoscere in anticipo alcune caratteristiche del figlio che verrà. Cosa che, nel caso di rischio di malattie ereditarie, può avere senza dubbio un suo perché.

Con la nuova tecnologia brevettata – “Gamete Donor Selection based on genetic Calculations” (Selezione del Donatore sulla base di Calcoli Genetici) – però la società si spinge oltre perché, in parole povere, consentirà alle coppie o ai singoli che si recano in una clinica per la fertilità, di scegliere tra i possibili donatori di ovuli o di sperma quello che offre maggiori probabilità di ottenere le caratteristiche desiderate, sia dal punto di vista biologico, che estetico e addirittura comportamentale.

In realtà, la 23andMe – chiamata così perché 23 è il numero di cromosomi che ciascun genitore dona al figlio – ha dichiarato che lo scopo primario del calcolatore è semplicemente quello di far conoscere in anticipo ai genitori le caratteristiche del bebè in arrivo, oppure la probabilità di ereditare determinate malattie e non ha scopi di eugenetica o progettazione estetica ma, come potete immaginare, non è comunque riuscita ad arginare la valanga di polemiche da cui è stata travolta. Anche perché la richiesta di brevetto è stata presentata con allegato un esempio di modulo da compilare per i genitori, dove è sufficiente barrare delle caselle (!) per ordinare il proprio bambino su misura: longevità, predisposizione a certe malattie e intolleranze, ma anche struttura muscolare (più simile ad un velocista o ad un atleta di resistenza), altezza e altre caratteristiche prettamente estetiche.

L’azienda tiene comunque a precisare che si tratta sempre di un calcolo delle probabilità che non offre garanzie al 100%, come a dire: se il bambino poi non è come lo volevate pazienza, ve lo dovete tenere così com’è.

Insomma, ho cercato di mantenere un tono neutro nel post ma non ce l’ho fatta…io trovo questa cosa, anche se l’azienda dice che non la userà per questi scopi, veramente aberrante. Insomma, è come dire: oggi ho voglia di farmi un vestito nuovo così vado dalla sarta a scegliere il modello, la stoffa, il colore e le modifiche strategiche che non fanno vedere i difetti… Non siete d’accordo con me? Vedete degli aspetti positivi che magari io non sono riuscita a individuare? Parliamone!