“Vaccinate i vostri figli!”: l’appello di una mamma su Facebook

Care mamme,

la questione delle vaccinazioni è sempre molto spinosa e controversa per noi genitori. Vaccini sì o no? Quali conseguenze possono avere sulla salute dei nostri bambini? È vero che una reazione da vaccino può provocare l’autismo? Ma se poi i nostri figli contraggono delle malattie gravi proprio perché non li abbiamo vaccinati, cosa può succedere?

Insomma, come vedete le domande e i dubbi sono tantissimi ed è giusto, secondo me, affrontare questo genere di decisioni in modo critico e consapevole, cercando di valutare al meglio pro e contro della questione.

Voi che scelta avete fatto? Cosa vi sentite di consigliare ad una mamma indecisa sul da farsi?

Pensate che una mamma canadese ha voluto prendere posizione in maniera molto forte e diretta, pubblicando su facebook una foto della figlia malata e esortando le altre mamme a vaccinare i propri bambini, per evitare che succeda loro ciò che è successo a lei.

Meghan Mcnutt-Anderson, questo il nome della donna, ha infatti condiviso sul proprio profilo un’immagine di sua figlia Brielle, di sole 5 settimane, ricoverata in ospedale per una brutta pertosse. La pertosse, lo saprete bene, è una malattia esantematica, un’infezione batterica che colpisce polmoni e vie aeree, causando tosse che spesso toglie il fiato, febbre, vomito e, nei casi più gravi, polmonite, danni cerebrali e addirittura la morte.

Immaginate dunque la preoccupazione di questa mamma con una figlia così piccola in un tale stato. Ma in questo momento di grande dolore, Meghan ha rivolto un pensiero importante a tutti i genitori di bambini piccoli, cercando di sensibilizzarli alla vaccinazione mostrando con una foto – che spesso dice più di mille parole – cosa si rischia senza prevenzione.

Il messaggio di Meghan

Molto toccante quello che Meghan scrive come commento all’immagine della sua bimba malata: “Ecco perché dovete vaccinare i vostri bambini! Questa è mia figlia Brielle, di 5 settimane. Ha la pertosse o tosse convulsa, che si contrae attraverso persone non vaccinate, generalmente bambini. Abbiamo passato gli ultimi 3 giorni in ospedale accanto al suo letto, sollevandola e dandole dei colpetti sulla schiena ogni volta che tossiva. Vedete, quando tossisce smette di respirare, diventa cianotica e perde le forze. Ha così tanto muco per le sue piccole vie respiratorie che spesso rimane bloccato e dobbiamo intervenire noi manualmente per aiutarla ad espellerlo. Dovremo continuare a farlo per le prossime due settimane almeno. Brielle è troppo piccola per essere vaccinata e i bambini i cui genitori scelgono di non far vaccinare, mettono i bambini piccoli come Brielle, così come quelli con un sistema immunitario compromesso, a rischio. Se non l’avessimo portata immediatamente in ospedale, non dubito affatto che sarebbe anche potuta morire durante un attacco di tosse. Per favore sentitevi liberi di condividere e di spargere la voce. Se state valutando l’idea di non far vaccinare i vostri bambini, pensate prima a tutte che persone che mettete a rischio perché NON POSSONO essere vaccinate. Se la nostra storia farà scegliere ad un genitore che altrimenti non l’avrebbe fatto di vaccinare il proprio bambino, tante vite potranno essere salvate”.

Le condizioni di Brielle

I commenti e i messaggi di solidarietà ricevuti da Meghan sono stati tantissimi, da ogni parte del mondo. Tanto che Meghan ha voluto ringraziare tutti pubblicamente, aggiornando anche sullo stato di salute della sua Brielle: dopo 14 giorni di ospedale, la piccola è potuta finalmente tornare a casa, anche se la completa guarigione è ancora lontana. La bambina continuerà ad avere la tosse per mesi e i genitori dovranno continuare ad assisterla durante gli attacchi, giorno e notte, oltre ad evitare di farla entrare in contatto con eventuali altri agenti patogeni che possano compromettere ulteriormente il suo già delicato sistema immunitario.

Cosa ne pensate mamme di questa storia? Qual è la vostra opinione sui vaccini? Il racconto di Meghan vi ha fatto riflettere e rivalutare la vostra posizione? Parliamone.

(Fonte immagini: pixabay.com, facebook.com)