Qual è il vostro figlio preferito?

Care mamme,

la domanda è chiaramente provocatoria ma non vi è mai successo di sentirvi più in sintonia con un figlio rispetto agli altri?

L’argomento è sicuramente delicato ma molto interessante, e infatti sono stati effettuati parecchi studi sul tema, per capire meglio come funzionino le dinamiche famigliari e la psicologia di noi genitori. A quanto pare, tutti gli studi sono arrivati alla stessa conclusione: il figlio preferito esiste.

Secondo uno studio americano condotto da alcuni ricercatori dell’università della California, addirittura il 70% dei genitori ha ammesso di avere un figlio prediletto che, nella maggior parte dei casi, è il primo. Il primogenito viene infatti spesso considerato “migliore”, più dotato sia fisicamente che intellettualmente dai genitori, i quali dimostrano di prodigarsi maggiormente per favorire il suo successo. Inoltre, sembrerebbe che la preferenza dipenda anche dal fatto che i primi figli sono quasi sempre quelli più aspettati e desiderati, mentre i secondi arrivano più frequentemente di sorpresa.

Secondo un’altra ricerca australiana, inoltre, non solo il 69% dei genitori è in grado di individuare il figlio preferito, ma addirittura l’80% può identificare chi è la “pecora nera” della famiglia. Generalmente i preferiti sono il primo o l’ultimo nato, oppure l’unico maschio o l’unica femmina nelle famiglie dove sono presenti molti figli dello stesso sesso. È piuttosto frequente inoltre che i genitori preferiscano il figlio più simile a loro, che condivida i loro stessi interessi e prospettive.

Stando a quanto affermato dagli studiosi, i genitori ovviamente amano tutti i loro figli, ma non allo stesso modo. Molti genitori si rendono conto di avere un preferito e cercano di non darlo a vedere ma molto spesso i bambini riescono a sentire una disparità di trattamento, essendo molto sensibili all’approvazione o disapprovazione di un genitore e comparano continuamente i comportamenti che hanno con loro e con i loro fratelli o sorelle.

Di certo il rendersi conto di non essere il figlio prediletto può avere conseguenze poco piacevoli per la psiche di un bambino, che potrebbe soffrire del cosiddetto “less favored status”, la sindrome dello “sfavorito”, che può provocare insicurezza e senso di inadeguatezza, difficili da curare anche in età adulta. Comunque non crediamo che il favorito abbia la strada spianata, perché dovrà vivere costantemente sotto il peso delle aspettative dei genitori, portatrici di ansia e insicurezza.

Io credo comunque che la percezione dei figli su quale di loro sia il preferito sia un po’ falsata dal fattore gelosia: io sono figlia unica ma ad ogni battibecco a cui ho assistito tra i miei amici e i rispettivi fratelli o sorelle, la prima cosa che si rinfacciavano a vicenda era proprio quella di essere il preferito/a dei genitori. E credo anche che eventuali differenze di trattamento dipendano dal fatto che ogni figlio ha esigenze diverse, per cui è normale che anche il genitore si ponga in modo diverso, cercando di individuare i bisogni di ognuno e di soddisfarli nel miglior modo possibile.

Voi che ne pensate mamme? Secondo voi avere un debole per un figlio è una di quelle cose che esistono ma non si dicono oppure per voi sarebbe impensabile stilare una “classifica di gradimento” dei vostri bambini? Parliamone!