Il finocchio, grazie al suo sapore delicato e particolarmente dissetante, è un ortaggio molto apprezzato dai bambini, e per le sue caratteristiche nutritive appare indicato fin dallo svezzamento.
Leggero e privo di grassi e amidi, conferisce per ogni etto meno di nove kilocalorie. Nonostante sia povero di grassi ha però altre qualità, essendo ricco di potassio, utile per il regolamento della pressione arteriosa, e fibre, che aiutano la corretta funzionalità intestinale.
Le proprietà del finocchio
Ecco cosa troviamo in 100 grammi di finocchio:
- Grassi: 0 (tracce)
- Vitamina C: 12 mg
- Fosforo: 39 mg
- Calcio: 45 mg
- Ferro: 0,4 mg
- Sodio: 4
- Fibra: 2,2
- Glucidi: 1
- Proteine: 1,2
- Acqua: 93,2
- Calorie (energia): 9
Come sceglierlo
Il finocchio è un ortaggio presente in tutte le stagioni, è costituito da un bulbo formato da diverse foglie attaccate una sull’altra, bianche. La parte che noi consumiamo, prende il nome di “grumolo” e questo deve sempre avere un aspetto fresco, pulito, senza taglie ammaccature e senza chiazze marroncine.
Sul mercato, tra i più apprezzati e conosciuti, ne troviamo due tipi:
- il Gigante di Napoli, ideale per esser consumato crudo, dal sapore deciso e croccante
- il Dolce di Firenze, ideale per finire sulla nostra tavola dopo la cottura.
Quando offrirlo
Il finocchio può essere inserito nel brodo vegetale fin dall’inizio dello svezzamento.
Può poi esser offerto omogeneizzato, assieme a patata, carota, cereali e carne; mentre per offrirlo crudo, è necessario aspettare che il bimbo sia perfettamente in grado di masticare.
Come consumarlo
Il finocchio è particolarmente resistente e si conserva in frigorifero fino a dieci giorni circa.
Una volta lavato e pulito dai residui di terra, vanno eliminate le foglie più dure e legnose, quindi tagliato a spicchi e utilizzato, crudo o cotto, oppure conservato in sacchetti o contenitori non sigillati.
Ottimo crudo in insalata o pinzimonio, è ideale per conferire un gusto particolare a brodi, minestre, passati di verdure, o ancora, gratinato.
(fonte immagine: Ingrid Busonera)