Pipì stop, come esercitare il perineo

Il perineo o zona perineale è uno spazio anatomico risulta delimitato in alto dalla sinfisi pubica, in basso dal coccige e lateralmente dalla parte interna delle cosce. Subito dopo il parto si distende. Anche se le cause sono diverse, un rilassamento del perineo può provocare ulteriori complicazioni, come perdite di urina o causare problemi durante la pratica sessuale

Ecco come risolvere il problema:

È importante sottolineare, comunque, che la presenza e il grado di lesioni al perineo sono soggettivi, cioè dipendono molto dai tessuti di ciascuna donna (alcune li hanno più resistenti, altre meno), quindi dalla predisposizione, dall’età (che aumentando fa perdere tonicità ai tessuti, con un incremento del rischio di lacerazioni) e dalla preparazione del perineo durante la gravidanza. Per questo è essenziale la rieducazione del perineo dopo il parto, ovvero praticare con costanza e impegno un insieme di tecniche riabilitative con lo scopo di migliorare il tono e la contrattilità della muscolatura perineale.

Quando cominciare a pensare al perineo

L’ideale è cominciare dopo circa un mese dal parto, quando gli eventuali punti dell’episiotomia o della sutura della lacerazione si saranno più o meno assorbiti e il fastidio più o meno scomparso. Inoltre è bene aspettare quest’epoca per lasciare il tempo agli organi addominali e pelvici di riprendere la propria posizione all’interno della cavità addominale e alla muscolatura addominale di riprendere tonicità ed elasticità.

È importante, però, che gli esercizi e la rieducazione vadano eseguiti prima che siano passati 5-6 mesi dal parto. Gli esercizi vanno eseguiti con costanza.

All’inizio potrebbero risultare difficili, soprattutto l’individuazione e la presa di coscienza della zona muscolare da esercitare, poiché non sono muscoli che utilizziamo accorgendocene nella vita di tutti i giorni e la zona viene sempre considerata un po’ off limits.

È importante coinvolgere il partner, soprattutto in questa prima fase, perché potrebbe esservi di aiuto in seguito, a casa, quando eseguirete gli esercizi da sole.

– Sedetevi o sdraiatevi in una posizione comoda, rilassate i muscoli delle cosce, della natiche e dell’addome;
– Toccate la zona del perineo con le dita o guardatela con uno specchio, in modo da osservarne la risalita durante la fase di contrazione;
– Contraete l’anello muscolare attorno all’ano come se doveste controllare uno stimolo di diarrea.

Poi rilassatelo. Eseguite l’esercizio diverse volte finché non siete sicure di esercitare il muscolo giusto. Ricordatevi di non stringere le natiche;

– Contraete il muscolo che circonda l’uretra come se doveste interrompere o trattenere la pipì. Poi rilassatelo. Eseguite l’esercizio diverse volte finché non siete sicure di esercitare il muscolo giusto, cercando di non stringere le natiche;

Quando fate pipì, cercate di arrestare il flusso a metà, poi avviatelo di nuovo.

Eseguite l’esercizio finché non avete imparato a riconoscere i muscoli che entrano in gioco e poi non fatelo più di una- due volte al giorno, solo per controllare i vostri progressi, poiché potrebbe interferire col corretto svuotamento della vescica. Quando vi sentite pronte, quando credete di aver preso coscienza della muscolatura perineale che dovrete esercitare, allora potrete passare agli esercizi successivi.

Esercizi di rinforzo e bonificazione

Svuotate la vescica. Assumete una posizione comoda, in cui riuscite facilmente a rilassare i muscoli di cosce, natiche e addome. Fate in modo di non essere disturbata durante gli esercizi.

–  Contraete e tirate in dentro i muscoli attorno all’ano, la vagina e l’uretra contemporaneamente, sollevandoli verso l’alto all’interno (può esservi d’aiuto immaginare di avere un ascensore dentro di voi che deve salire fino all’ultimo piano e voi dovete tirarlo in su). Cercate di trattenere saldamente la contrazione per cinque secondi e poi rilasciate e abbandonate i muscoli.

–  Ripetete l’esercizio di contrazione e sollevamento e rilassatevi. Tra una contrazione e l’altra devono passare circa 10 secondi. Se siete riuscite a trattenere la contrazione facilmente, provate a trattenerla più a lungo, anche 10 secondi. In questo caso la pausa deve durare 20 secondi.

– Ripetete l’esercizio il massimo di volte possibile fino a un (max 8-10 volte), sempre facendo passare 10-20 secondi tra una e l’altra.
Ora eseguite da 5 a 10 contrazioni brevi, veloci e decise. Poi rilassatevi.

Eseguite la serie di esercizi, per intero, almeno 4-5 volte al giorno, ricordando di:

– non trattenere il respiro durante la fase di contrazione;
– non spingere verso il basso, ma contrarre e tirare verso l’alto;
– non contrarre le natiche, le cosce e i muscoli addominali.

Se dopo l’anno dal parto questi problemi dovessero sussistere rivolgetevi al vostro ginecologo.