Ben il 25% delle donne in stato di gravidanza manifesta perdite di sangue nel corso dei 9 mesi della gestazione. La percentuale è maggiore durante i primi tre mesi.
Alle future mamme da sempre molta paura notare piccoli sanguinanti; ma non sempre sangue significa qualche cosa di grave. Tutto dipende dal tipo di sanguinamento.
Se il sanguinamento è abbondante e di colore rosso acceso è necessario correre al più presto in ospedale, perchè esiste un reale e serio pericolo per la vita del feto e più raramente anche per la madre.
In aborto spontaneo si manifesta solitamente con un forte dolore addominale, accompagnato da coliche, abbondante sanguinamento e espulsione di coaguli dalla vagina.
Normalmente, però, il sanguinamento appare successivamente ai rapporti sessuali, per piccole infezioni al collo dell’utero, per situazioni a bassissimo rischio.
Ci sono inoltre, soprattutto nei primi giorni e fino alla fine del secondo mese, episodi di piccole perdite da impianto, o di “assestamento”. Sono perdite scure e leggermente gelatinose.
Se il sanguinamento appare negli ultimi mesi di gestazione potrebbe invece essere sintomo di un distaccamento della placenta o di un parto prematuro. Anche in questo caso è opportuno rivolersi immediatamente ad un ospedale attrezzato.