Parto alla moda con il crowd birthing!

In Italia (fortunatamente) non è ancora possibile, ma in Gran Bretagna e in altri paesi anglosassoni spopola il parto crowd birthing… cioè allargato a famigliari, parenti, amici, fotografi…

In cosa consiste il crowd birthing?

In pratica al momento del parto, oltre al papà o ad una persona cara, possono entrare in sala parto fino ad altre 8 persone. Naturalmente è gettonatassima la presenza dei famigliari più stretti e degli amici intimi, ma è molto alla moda farsi seguire anche da un fotografo o da un addetto specializzato alle riprese. Le foto e i video vengono in tempo reale postate sui maggiori social.

Una volta era già impensabile che il marito assistesse al momento del parto, ma oggi è cosa accettata da tutti e in Italia la maggior parte dei papa decide di assistere al parto dei propri figli. Certo molto dipende dall’estrazione culturale e sociale (Le statistiche dicono che i papà che assisto al parto sono nel Nordovest sono l’ 87,8%, nel Nordest l’ 83,9%, al Centro il 68,9% e al Sud meno del 31,1% ).

Ma da accettare e promuovere la presenza del papà in sala parto, a trasformare il parto in un evento aperto al pubblico e pubblicato sui social in tempo reale la differenza è molta.

Tutte coloro che hanno partorito immagino concordino nel ritenere il momento della nascita del proprio figlio come un momento intimo e personale, da condividere con pochissimi eletti, senza considerare il dolore, la sofferenza, a volte la stanchezza e purtroppo anche le situazioni complicate, in cui avere tutta quella gente attorno non solo finirebbe per infastidire la puerpera, ma anche i medici e il personale sanitario.

Consideriamo inoltre che non sempre il parto è un evento così piacevole per una persona esterna e sensibile e a volte i medici e gli infermieri si trovano a dover intervenire e a sostenere persino sui mancamenti del fuuro papà, figuriamoci con ben otto persone presenti!

Come donna e come mamma spero proprio che la moda del crowd birthing sia solo una meteora passeggera e che si torni presto ad una realtà più intima e meno finalizzata all’apparenza sui social.