Morbillo: allarme in Italia, alta incidenza

Il morbillo è una malattia virale esantematica caratteristica dell’infanzia. L’infezione, molto contagiosa, si trasmette per via orale, attraverso tosse, starnuti e piccole gocce di saliva ed è caratterizzata dalla comparsa di piccoli puntini rossi prima all’interno della bocca, che poi dalla fronte si diramano al viso e al tronco, per estendersi infine a tutto il corpo.

Poiché si tratta di una malattia virale, non esistono attualmente delle cure, se non la somministrazione di paracetamolo per tenere sotto controllo eventuali innalzamenti della temperatura corporea. Grazie al vaccino, però, il paziente subisce una forma meno aggressiva della malattia.

L’incubazione dura circa dieci giorni ed è molto simile ad un’influenza, con manifestazione di febbre alta, tosse, sensibilità agli occhi e mal di gola. Sebbene già da parecchio tempo la vaccinazione sia disponibile, il morbillo è in continuo aumento e in Italia contiamo una pericolosa incidenza.

Collegamento tra morbillo e autismo

Il vaccino MPR (combinato con le vaccinazioni contro rosolia e parotite), privo di mercurio ed alluminio, contiene dei virus vivi attenuati e viene somministrato in due dosi, la prima attorno ai 12/15 mesi e la seconda intorno ai 5/6 anni.

Uno dei principali motivi per cui il vaccino è spesso rifiutato dai genitori, è l’associazione della vaccinazione contro il morbillo all’autismo. Gli studi scientifici condotti smentiscono ogni tipo di collegamento tra la somministrazione del vaccino e lo sviluppo dello spettro autistico.

I pericoli del morbillo

Soltanto nell’anno appena trascorso nella nostra penisola si sono contati oltre 1000 casi di morbillo.

La malattia, molto pericolosa se contratta durante la gestazione, nei primi sei mesi di vita o durante periodi di immunodepressione, può avere in rari casi, a seguito di gravi complicazioni, anche esito fatale.

Comuni anche le complicazioni dovute all’insorgenza di otiti, polmoniti od encefaliti, decisamente minori o pressoché nulle con la somministrazione del vaccino.

Debellare il morbillo, un obiettivo possibile

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha come obiettivo, entro il 2015, l’eliminazione della malattia, che può essere focolaio di epidemie. Secondo le sue indicazioni ciò è possibile attraverso un’attenta e accurata informazione di pediatri e medici di base che consigliano e sensibilizzano alla vaccinazione anche le persone non immuni (adulti e bambini) che non sono state sottoposte alla vaccinazione in periodi in cui non era obbligatoria.

Ciò è possibile attraverso il Piano dell’eliminazione del morbillo, raggiungendo la soglia del 95% delle vaccinazioni in persone al di sotto dei 40 anni e registrando per almeno 36 mesi la completa assenza di casi di morbillo.

(fonte immagine Facebook)