Mamme sul piede di guerra contro la pediculosi

Ciao mamme, con la scuola sono tornati un po’ in tutte le scuole anche degli ospiti indesiderati: i pidocchi. Dal Nido alle Medie, non c’è scuola che non abbiano visitato almeno una volta. Come possiamo debellare questi antipatici parassiti dalle testoline dei nostri bambini (e a volte dalle nostre)? Molte scuole consegnano ai genitori degli opuscoli su come comportarsi, dunque anche noi facciamo un riassunto sul come dichiarare guerra ai pidocchi.

Piccoli vampiri
I pidocchi causano una patologia infettiva detta pediculosi. Sono parassiti che si nutrono di sangue umano: come piccoli vampiri si attaccano al derma per succhiare. La saliva dei pidocchi è la causa dell’infiammazione conseguente, che dà prurito e dermatite.
La pediculosi se non diagnosticata in tempo porta alla diffusione dei parassiti e delle loro uova, visibili a occhio nudo. La trasmissione avviene nella maggior parte dei casi per contatto diretto, anche se è possibile una contaminazione indiretta, attraverso cappelli, abiti, pettini. È un’infezione che colpisce un po’ tutti i bambini, senza differenze dovute all’ambiente di provenienza o a caratteristiche personali, come la lunghezza e la pulizia dei capelli.
Le uova, o lendini, sono depositate sui capelli vicino al cuoio capelluto, per sfruttare il calore del corpo, e si schiudono dopo circa 10 giorni (da qui l’importanza di ripetere i trattamenti disinfestanti). I pidocchi possono sopravvivere lontano dai capelli per circa 55 ore.

Come scacciarli?
Nei periodi in cui si segnalano casi di pediculosi nella scuola dei bambini, è bene fare controlli frequenti di capelli e cuoio capelluto dei piccoli. Una volta accertata la presenza dei pidocchi, la prima cosa da fare è intervenire con prodotti appositi, in vendita in farmacia (soprattutto a base di piretrina o permetrina). Di solito si tratta di shampoo o schiume da lasciare per dieci minuti sulla testa del bambino, che poi viene lavata normalmente.

Eccone alcuni:


La mamma deve verificare se l’infezione si è estesa ad altri membri della famiglia. I controlli su tutti i familiari vanno ripetuti a distanza di due – tre giorni.
Gli abiti, i cappelli, la biancheria da letto e gli asciugamani usati dal bambino nei giorni precedenti vanno lavati con acqua bollente. Anche oggetti che possono essere stati a contatto dei capelli, come pettini, forcine, giocattoli, devono essere messi a mollo in acqua bollente e detersivo per almeno un’ora, o chiusi in sacchetti di plastica e messi in “isolamento” per una decina di giorni.

Dopo il trattamento e nei giorni successivi la mamma deve pettinare i capelli del bambino con un pettine a denti finissimi (di solito disponibile insieme al prodotto per il trattamento), in grado di trattenere tra i suoi denti i pidocchi o le lendini. Il trattamento con il prodotto medicinale va ripetuto a distanza di 8-9 giorni.
È importante inoltre far sapere del caso di pediculosi alla maestra del bambino, che è tenuta ad avvisare gli altri genitori della presenza di pidocchi in classe senza fare il nome di vostro figlio.