Il sacco nanna
Care mamme,
il fresco avanza e si pone il “problema” di come coprire i piccoli. Accanto a piccoli dilemmi come il dubbio di coprirli troppo, o l’opportunità di lasciarli scalzi dentro casa il più possibile, anche la nanna ci dà qualche grattacapo.
Ad esempio: che coperta usare per la mezza stagione? E come fare se i piccoli, obbedendo a un primordiale, ancestrale istinto bambinesco, si scoprono durante il sonno?
Nel caso di riposini diurni, la soluzione può essere semplice: affacciarsi ogni tanto e rimboccare il lenzuolino. Ma di notte la questione si fa più complessa. Sia che il bimbo dorma nel suo lettino, sia che condivida il lettone con noi, controllarlo sempre è impossibile. E ogni seguace del cosleeping conosce bene le capriole assurde che i bambini sono capaci di fare nel sonno, per scalciare via le coperte e consegnarsi ai raffreddori a braccia aperte.
Io sto provando a usare il sacco nanna. L’idea di fondo è geniale, un vero e proprio sacco impossibile da scalciare via. La pratica è più complessa, perché bisogna farlo indossare e allacciarlo al pupo, che se è ancora sveglio magari si innervosisce, se dorme magari si sveglia. E se scalcia nel sonno (mia figlia lo fa tipo la compianta Mondaini in casa Vianello) può essere infastidito da questa “gabbia” di tessuto. E sono guai, tanto per cambiare.
Comunque, ci stiamo provando. Ho preso il sacco nanna dell’Ikea, carino, non troppo pesante e anche economico, che non guasta. Vedremo!
Voi usate il sacco nanna? Come vi trovate? Mi date qualche consiglio, avete qualche “trucco” per usarlo al meglio?