Gli sport più adatti per ogni bambino

Care mamme,

sappiamo bene quanto sia importante l’attività fisica fin da bambini e che i pediatri consigliano almeno mezz’ora di sport ogni giorno. Sappiamo anche, però, che bisogna evitare gli eccessi, proprio perché esagerare con l’attività fisica può finire per far odiare ai ragazzini lo sport che magari avevano così amato da piccini. Lo sport deve essere praticato dai bimbi perché li fa crescere sani, previene l’obesità, li aiuta a socializzare ed è anche un toccasana per il loro relax e per lo sviluppo psicofisico.

Ma come comportarsi al momento della scelta dello sport per i figli? Abbiamo visto come sia importante che la disciplina venga selezionata dopo un attento confronto con i bambini, magari avendone fatte provare più d’una, senza forzare mai il bambino a praticare un’attività che non piace. Ecco allora una breve carrellata di sport adatti ai bambini con indicazioni su quando e quanto spesso frequentarli.

Il nuoto, per esempio, è indicato sempre, già nei primi anni di vita, quando ai corsi di acquaticità si possono portare anche i neonati (ovviamente accompagnati dai genitori). Vincere la paura dell’acqua e imparare a stare in acqua in maniera sicura è importante per i bambini. Un dato rassicurante riguarda la diminuzione degli incidenti mortali in acque libere nell’ultimo ventennio, calati del 70%, con ogni probabilità proprio grazie alle attività delle scuole di nuoto, sparse sul territorio nazionale. I corsi di nuoto per bimbi iniziano dai 3 anni, mentre l’agonistica dagli 8.

La ginnastica artistica così amata dalle bambine può essere iniziata intorno ai 4 anni poiché già a 6 è prevista l’agonistica. È una disciplina che permette di sviluppare l’agilità, rende armoniosi i movimenti e crea una muscolatura molto tonica. Un difetto si ritrova nella sollecitazione della colonna vertebrale e delle articolazioni in generale oltre che nella tipologia di allenamenti lunghi, faticosi e da ripetere quasi tutti i giorni. Anche la ritmica è una disciplina ferrea, che le bimbe possono prendere  inizialmente come gioco, fin dai 6 anni, mentre già a nove iniziano le gare.

Divenuta protagonista di moltissimi programmi televisivi, la danza è una disciplina molto amata, soprattutto dalle bambine. Questa disciplina aiuta uno sviluppo uniforme della muscolatura, migliora la percezione del proprio corpo e la postura. Ingentilisce i movimenti ed educa alla costanza e alla pazienza. Come per la ginnastica artistica è una disciplina che se presa sul serio prevede allenamenti ogni giorno e un certo atteggiamento che spesso esula dalle lezioni.

Il pattinaggio favorisce le capacità respiratorie e uno sviluppo della muscolatura di tutto il corpo. Per questo è considerato uno sport completo poiché prevede anche una parte fondamentale di preparazione atletica. Valorizza le capacità espressive del bambino, consigliato dai 7 anni. Il ciclismo è uno sport asimmetrico, che predilige lo sviluppo degli arti inferiori. Adatto dai 5 anni in su, promuove l’autostima, l’equilibrio e la socializzazione. Inoltre consente di migliorare la capacità di coordinazione. Agonistica dai 12 anni sulle due ruote. Sci non prima dei 4 o 5 anni, quando la muscolatura e lo scheletro sono pronti per affrontare la stimolazione che questa disciplina prevede: importante affidarsi ad un ottimo maestro e avere un’attrezzatura super sicura.

Calcio, pallavolo e basket come tutti gli sport di squadra prevedono regole di gioco e sono definiti anche sport di situazione. L’attività si può cominciare intorno ai 7 o 8 anni, purché si opti per la versione mini. Sono attività che permettono di sviluppare resistenza e velocità, ma il calcetto favorisce gli arti inferiori, mentre pallavolo e basket sono più completi, poiché si esercitano sia gli arti inferiori sia quelli superiori. Tutti insegnano lo spirito di squadra e per l’agonistica richiedono un’età minima di 12 anni.

L’atletica leggera deve essere inizialmente vista come un gioco, perché molte delle discipline che la compongono prevedono sforzi prolungati che  un bimbo piccolo non tollera. Secondo gli esperti il fisico dei bambini è metabolicamente non adatto a sostenere certi sforzi almeno fino ad una certa età. Si può pensare ai corsi di preatletica, in età scolare, mentre per l’attività agonistica a differenza di molte altre discipline bisogna aspettare l’adolescenza, in genere non prima dei 16 anni.

Il tennis e la scherma richiedono alcune capacità “tattiche” che si sviluppano col tempo e la pratica, sviluppano disciplina e concentrazione e quindi difficilmente potranno piacere ad un bambino piccolo. Sono sport asimmetrici che favoriscono lo sviluppo di un solo arto superiore, quindi occorre magari alternarli a sport più completi come il nuoto o comunque ad una preparazione fisica che interessi tutto il fisico. L’agonismo è consigliato non prima dei 10 anni, ma ci si può avvicinare alla pratica anche qualche anno prima.

A cura di Manuela Boschetti

(fonte foto: hmiramonti.com)