Filastrocche per bambini: testo e video

Le filastrocche, conosciute più o meno da tutti chi un modo o chi nell’altro e differenti da città a città, sono molto apprezzate dai piccoli grazie al loro ritmo, alla ripetizione delle parole e alle rime. Utili anche per insegnare al piccolo a parlare, accompagnate da gesti e mimi, si rivelano un divertente passatempo. Molto importanti le espressioni e il tono della voce mentre si ripete la filastrocca, poiché sono strumenti che aiutano nella memorizzazione delle parole.

Oggi vogliamo proporne alcune fra le più note e simpatiche.

Filastrocca dell’occhio bello

Questa filastrocca si recita con bimbo seduto a cavalcioni sulle ginocchia, simulando il trotto del cavallo che lo fa saltellare su e giù, e indicando le parti del corpo che si nominano nella filastrocca stessa:
questo è l’occhio bello (si tocca un occhio)
questo è suo fratello (si tocca l’altro occhio)
questa è la gotina (si tocca una guancia)
questa è la sorellina (si tocca l’altra guancia)
questa è la chiesina (si tocca la bocca)
e queste le seggioline (si indicano i dentini)
questo è il campanile (si tocca il naso)
e queste le campane din don dan (si tira il naso)

Qui una versione in musica della filastrocca, un po’ lunga rispetto a quella appena presentata:

Le dita della mano

Altra filastrocca utile perchè insegna ai bambini a riconoscere le dita della mano e ad impararne i nomi:
dice il pollice “non c’è pane” (si tira su il pollice)
l’indice dice “come faremo?” (si tira su l’indice)
il medio risponde “lo compreremo!” (si tira su il medio)
l’anulare esclama “ce n’è un pezzetino!” (si tira su l’anulare)
parla il mignolo “dattelo a me che sono il più piccino!” (si tira su il mignolo)

Ancora un’altra filastrocca che piace tanto ai piccoli, per il ritmo e perchè si recita a cavalcioni sulle ginocchia, dondolando avanti e indietro

Cecco Bicecco

Ancora un’altra filastrocca che piace tanto ai piccoli, per il ritmo e perchè si recita a cavalcioni sulle ginocchia, dondolando avanti e indietro
Cecco Bicecco
è andato in uno stecco
lo stecco si rompe
Cecco va nel ponte
ilponte rovina
Cecco va in farina
farina si staccia
Cecco si sculaccia
sculaccia sodo sodo
Cecco va nel brodo
il brodo si beve
Cecco va nella neve
la neve si strugge
e Cecco fugge fugge (facendo finta di farlo cadere all’indietro)

Chiudiamo con il video della filastrocca del pulcino, classica dai “miei tempi” ai giorni attuali, per imparare i giorni della settimana:

(fonte immagine pixabay.com)