Care mamme, dopo l’annuncio sul contest per mamme con fascia porta bebè, vorrei iniziare insieme a voi una rassegna dei vari tipi di fascia, dei modi per portare e delle legature. In giro per il web si trovano molti siti che possono aiutarci e anche alcuni tutorial molto ben fatti: userò queste risorse per integrare la mia esperienza più che positiva.
Tanto per cominciare, possiamo distinguere i supporti per portare i bimbi in due tipi: supporti strutturati e supporti non strutturati.
Nella prima categoria ci sono i marsupi di tutti i generi, gli zaini porta bebè, ma anche i mei tai, le amache e quelle che si definiscono generalmente fasce ma che hanno appunto una struttura, magari delle estremità da legare o degli anelli.
Nella seconda categoria ci sono le fasce vere e proprie, che non sono altro che strisce di tessuto di diversa lunghezza e materiale: possono essere suddivise in fasce lunghe, fasce corte e fasce elastiche, che come lunghezza sono una via di mezzo ma sono realizzate con un materiale più versatile, come il jersey; mentre le prime due sono generalmente di lino o di cotone e sono più grezze, più robuste e meno estensibili, ma per definizione più stabili. Per ognuna c’è un corretto modo di utilizzo!
Nei prossimi post affronteremo i vari tipi di supporto nel particolare. Il portare, infatti, è una pratica adattabile a tutti gli usi e che quindi può richiedere vari tipi di supporto a seconda della contingenza. La fascia lunga può essere usata insieme all’amaca, ad esempio, si possono abbinare mei tai e fascia elastica, e così via a seconda del tipo di vita che fa la mamma e dei suoi movimenti. Il portare infatti non si limita al trasporto del bimbo, ma può essere anche visto come una modalità di “vita insieme”, nella quale la mamma ha un’alta mobilità, continua con la sua vita di “prima” tenendo però il suo cucciolo con sé.
Al prossimo post sui marsupi!