Cicatrice cesareo: come eliminarla

Il parto cesareo, tutte le donne che lo hanno affrontato lo sanno bene, lascia sulla pelle una cicatrice più o meno visibile che molte mamme mantengono, come trofeo di un parto non convenzionale. Altre donne, invece, vorrebbero eliminare la cicatrice del cesareo.

Questo tipo di cicatrice non sempre è regolare: questo è dovuto al fatto che la cucitura unisce fra loro due lembi di pelle fra loro molto diversi, come quello pubico, spesso e ricco di adipe, e quello addominale, sottile perché pensato per la gravidanza, quando deve espandersi al massimo. Per cui molto spesso la cicatrice del cesareo lascia una forma “a gradino” che molte donne non vogliono. Non solo: anche il fattore genetico avrebbe la sua parte del processo di cicatrizzazione del post parto cesareo. Vi sono persone che tendono a sviluppare cicatrici più sottili ed altri meno. In ogni caso, per tutte le donne che vogliano avere una pancia esteticamente gradevole, come eliminare la cicatrice del cesareo?

La cicatrice del cesareo: eliminarla con il cerotto

Un primo metodo per eliminare efficacemente la cicatrice del cesareo è quello che prevede l’utilizzo del cerotto di silicone. Questo cerotto deve essere applicato ogni notte, da dopo il parto, sulla zona della cicatrice, per almeno trenta notti (o finché la cicatrice non scompare, anche entro sessanta notti). Questo cerotto è pensato per limitare l’ipertrofia della cicatrice, ovvero la sua espansione, ovvero che essa rimanga troppo fibrosa (cicatrice cheloidea). Il cerotto in silicone dovrebbe essere accompagnato da un gel diurno, a base sempre di silicone o di eparina, che serve per evitare che la cicatrice si lasci andare.

Un altro cerotto utilizzato per eliminare la cicatrice del cesareo è quello a base di cortisonici, che deve essere cambiato ogni tre giorni, da usare laddove entro 40 giorni dal parto si noti che la cicatrice non sia migliorata.

Eliminare la cicatrice del cesareo con la chirurgia

Nei casi dove la pelle non si ricomponga in maniera esteticamente piacevole, può essere bene ricorrere alla chirurgia.

La chirurgia risulta particolarmente utile laddove la cicatrice da cesareo porti alla cosiddetta pancia a grembiule, ovvero si formi una sorta di gradino sulla pancia.

I questo caso, la donna può scegliere se ricorrere al lifting microchirurgico oppure alla mini addominoplastica.

Il lifting microchirurgico è un intervento che viene spesso e volentieri eseguito con la cosiddetta bodytite: grazie ad uno speciale riscaldamento a radiofrequenza, la pelle si restringe e riprende tonicità. L’intervento di solito costa dai 3mila ai 4mila euro.

In alternativa si può optare per la mini addominoplastica: si tratta della rimozione della pelle e del grasso in eccesso e della sua sostituzione con una cicatrice poco visibile: si ottiene quindi una pancia piatta e vengono eliminate anche le sgradevoli smagliature da gravidanza. I costi dell’intervento sono fra i 5.000 ed i 6.000 euro. L’intervento viene eseguito in anestesia locale.

L’addominoplastica è invece un intervento che non serve solamente ad eliminare la cicatrice da chirurgia plastica, ma che interviene quando si voglia approfittarne per rimuovere strati di pelle molli e grinzosi. Questo tipo di intervento, essendo il più invasivo di quelli visti finora, è consigliato solamente laddove vi siano esigenze concrete di rimodellare l’addome. Per interventi per rimuovere la cicatrice da cutaneo, invece, si può ricorrere ai due piccoli interventi visti precedentemente.