Chi dorme…diventa intelligente!

Chi l’ha detto che “chi dorme non piglia pesci”? Secondo uno studio effettuato dalle Università di Montreal e del Minnesota è tutto il contrario, perché i neonati che dormono di più diventeranno più intelligenti.

Scherzi a parte, torniamo a parlare dell’importanza di un buon riposo notturno, questa volta non solo per gli effetti positivi che una bella notte di sonno può avere sia sull’umore del bambino che su quello dei genitori, determinandone l’efficienza e il giusto spirito nell’affrontare la giornata, ma addirittura in termini di influenza sulle funzioni neuronali e sull’abilità mentale dei più piccoli. I ricercatori delle due università hanno infatti scoperto che i bambini che dormono tutta la notte, da 1 anno a 1 anno e mezzo di vita, sviluppano maggiori abilità mentali rispetto a chi si sveglia frequentemente.

Per arrivare a questa conclusione, pubblicata sulla rivista scientifica Child Development, gli studiosi hanno preso in esame 60 bambini da 1 a 2 anni, dei quali è stato valutato il funzionamento esecutivo, ossia la capacità di controllare gli impulsi, ricordare situazioni e azioni e la flessibilità mentale, per capire quanto il sonno influisse su queste funzionalità.

genitori dei bambini hanno dovuto dunque compilare un diario, in cui annotare tutti i risvegli notturni e la frequenza dei sonnellini diurni, mentre gli scienziati hanno sottoposto i piccoli ad alcuni test per valutarne le abilità, soprattutto in termini di controllo degli impulsi. E’ emerso che i bambini che dormivano di più e meglio, ottenevano i risultati migliori.

Il funzionamento esecutivo si sviluppa nella persona da 1 a 6 anni di età, ma il motivo per il quale in alcune si sviluppa meglio rispetto ad altre è sconosciuto. La mancanza di sonno potrebbe dunque rivestire un ruolo importante in questo meccanismo.

Come spiega Anne Bernier, docente di psicologia presso l’Università di Montreal “il sonno dei bambini è associato alle funzioni cognitive che dipendono dalle strutture cerebrali che si sviluppano rapidamente nei primi due anni di vita. Ciò può implicare che un buon sonno notturno durante l’infanzia metta in moto una cascata di effetti neurali che hanno implicazioni per una successiva abilità esecutiva”. Inoltre, continua la dottoressa, “questi risultati vanno ad affiancarsi a quelli di ricerche precedenti, effettuate su bambini in età scolare, che hanno dimostrato il ruolo fondamentale del sonno nello sviluppo delle funzioni cognitive di ordine superiore che coinvolgono la corteccia prefrontale del cervello”.

Care mamme, eccovi quindi un’ulteriore buona ragione per cercare in tutti i modi di favorire un riposo sereno e continuativo ai vostri piccoli (anche se a volte non è per niente facile e le scuole di pensiero su come agire sono tante e spesso in contrasto tra loro), perché non solo i bambini diventano più intelligenti, ma anche la sanità mentale dei genitori ne trarrà grandi benefici! 🙂