Il gioco rappresenta per il bambino una spinta innata verso la conoscenza del mondo intorno a sé. Nel corso della vita assume caratteristiche sempre nuove, legate sia alle capacità del bambino che ai suoi bisogni.
Il bambino inizia il suo percorso con i giochi senso-motori che l’aiutano ad apprendere l’uso del proprio corpo e degli strumenti che possono modificare le relazioni con gli oggetti. Successivamente è attraverso il gioco simbolico (fare finta di), che il bambino arrivare a sviluppare le caratteristiche della propria personalità e di come ci si relaziona con le altre persone.
Negli ultimi anni le case produttrici di giochi stanno ideando e fabbricando utensili tecnologici rivolti ai più piccoli. A tal proposito esistono differenti forme di pensiero.
«Stimolare un bimbo piccolo attraverso forti sensazioni audio-visive non significa aiutarlo nella crescita». In effetti, un bombardamento tecnologico prematuro rischia di compromettere un sano sviluppo, secondo gli psicologi della Royal Society of Medicine, che stabiliscono la soglia anagrafica minima dei primi approcci con la tecnologia e il computer verso i 9 anni. Gli esperti sembrano essere d’accordo sul fatto che l’utilizzo di videogiochi possa compromettere le abilità di lettura e di calcolo matematico, deformando la realtà in
un delicato momento della vita in cui i piccoli devono ancora farsi un’idea consapevole del mondo, dello spazio e del tempo. Alcuni studiosi sconsigliano l’utilizzo massiccio del computer prima dei 9 anni di età.
Le ricerche hanno anche dimostrato, però, che i videogiochi incrementano la velocità di riflessi e la capacità di reazione; possono stimolare la comprensione della trama e dei compiti da svolgere. I videogiochi aiutano a sviluppare obiettivi a lungo termine, prendere decisioni ed affrontare difficoltà. Inoltre l’uso del computer può essere uno stimolo importante per l’apprendimento del bambino.
Ciò che mi sento di consigliare è di limitare l’uso delle nuove tecnologie nei bambini più piccoli, assistendo i bambini nel momento in cui si approcciano ai giochi e garantendo che utilizzino un gioco adatto alla loro età. È importante che il genitore limiti il tempo impiegato nell’uso dei videogiochi e dare regole sul tempo di utilizzo. Come sempre, un utilizzo ragionato e monitorato di un gioco adatto all’età del bambino può essere uno strumento di crescita interessante e stimolante.
E’ importante rielaborare insieme a bambino il contenuto del videogioco, per aiutarlo a distinguere ciò che è reale da ciò che è fantasia. Discutere sul comportamento messo atto nel videogioco e far capire che i modelli proposti, a volte, non sono in linea con il comportamento atteso nella realtà.