Quando arriva l’estate, per le famiglie dei bambini piccoli sorge sempre il solito problema. Mandare al mare i bambini con il costume o senza?
L’argomento richiede una serie di riflessioni su diversi punti, in quanto è abbastanza delicato e non tutti gli esperti sono d’accordo.
La presenza del bambino in spiaggia rimanda a una serie di accorgimenti, quali la tutela rispetto ai raggi solari (specialmente per i più piccoli) anche quando è nuvoloso, la copertura con crema solare efficace, e tanta attenzione alla loro salute, specialmente a quella della pelle. Poi c’è lo spinoso argomento del costume dei bambini in spiaggia.
La soluzione ideale è quella di mettere il costume al bambino o alla bambina, e questo per una serie di ragioni:
La prima è di natura protettiva. Infatti la pelle dei bambini è estremamente delicata, dagli zero ai 4-5 anni circa.
Questo richiede quindi un’attenzione molto più spiccata per la loro pelle: l’utilizzo di creme a volte non può bastare, e bisogna anche mettere al bambino dei vestitini di cotone, una copertura leggera che può evitare scottature o eritemi dovuti dall’esposizione al sole.
Togliere il costume al bambino, specie se piccolo, non è quindi una mossa molto saggia: le sue parti intime sono molte delicate e l’esposizione ai raggi del sole può causare dei problemi.
Quindi i bimbi molto piccoli dovrebbero essere sempre coperti con vestitini in cotone, meglio se di colore bianco e leggeri, ed anche sotto l’ombrellone, non importa se il sole è coperto. Non dimentichiamo poi che i bambini piccoli non sanno ancora trattenere i loro bisogni; per questo motivo non bisogna mai dimenticare di mettere loro un pannolino adatto, traspirante e leggero, perfetto anche per stare in spiaggia. Se il bambino ha appena iniziato a camminare, è bene togliergli il pannolino ma usare comunque un costumino protettivo da togliere quando ha bisogno di fare pipì.
Il secondo motivo per cui sarebbe meglio mandare i bambini in spiaggia con il costume è meramente igienico.
La spiaggia (e ancora più la piscina) è frequentata da molte persone e anche da animali, in quanto libera. Inutile dire che batteri, sporco e anche pericoli possono circolare liberamente.
Le spiagge sono dei ricettacoli di sporcizia, dove spesso c’è anche inquinamento. I bambini non hanno molta predisposizione all’attenzione per dove si siedono, così che potrebbero anche appoggiarsi in mezzo allo sporco e non farci caso. Un costume, in questi casi, può fare la differenza fra il contrarre un’infezione e non farlo.
Anche solo un piccolo costume tiene protette le parti intime del bambino, che sono estremamente delicate, dalla sabbia (e quindi anche dal prurito, in special modo per le bambine) e dallo sporco, dai batteri e da qualsiasi cosa ci possa essere in spiaggia.
Questo vale anche per l’immersione in acqua; non è raro infatti contrarre infezioni micotiche e delle vie urinarie proprio per aver contatto con acqua infetta.
Infine, c’è un terzo importante aspetto da considerare: quello della dignità del bambino e della tutela della sua privacy. Non c’è da avere troppa fiducia, oggi come oggi, nel lasciare un bambino nudo esposto agli occhi di tutti coloro che passano. Se ci pensiamo bene, non sappiamo neppure chi sia il nostro vicino di ombrellone. Lasciare che il bambino giochi nudo in mezzo a tutti può esporlo a dei grossi pericoli, anche se la madre o il padre non lo perdono di vista un attimo. Questo aspetto deve essere ragionato molto attentamente prima di prendere la decisione di mandare il bambino in spiaggia senza alcun costume addosso.